Cessione Ast: i sindacati chiedono al governo un incontro con Thyssen e coordinamento a livello europeo

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Le tante voci sull’imminente cessione delle acciaierie di Terni hanno generato molta confusione e poche certezze. I sindacati vogliono invece vederci chiaro e chiedono a gran voce l’aiuto dell’esecutivo e un tavolo a livello europeo.

Le segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm hanno chiesto al governo di convocare un incontro con rappresentanti della ThyssenKrupp affinché quest’ultima “chiarisca le sue intenzioni per gli stabilimenti ternani in sede istituzionale come peraltro garantito nel precedente incontro presso la Presidenza del Consiglio”. In una nota unitaria i sindacati si dicono infatti non rassicurati dalla lettera del consiglio di amministrazione Thyssen diffusa nei giorni scorsi ai dipendenti in cui, oltre a confermare le trattative con il gruppo finlandese di Outokumpu e ripetere che restano aperte le tre opzioni di scorporo, aggiunge “che sarà tenuto conto degli interessi dei lavoratori dell’Inoxum”.

Le tre organizzazioni si rendono anche conto che la partita non può essere giocata solo all’interno dei confini nazionali e ritengono “necessario porre dei vincoli alle scelte delle multinazionali, anche attraverso politiche industriali coordinate a livello europeo, che impegnino le istituzioni comunitarie e i singoli stati membri, a salvaguardare i livelli occupazionali, a sostenere l’innovazione nei processi e nei prodotti, a salvaguardare dalla concorrenza sleale e ad innalzare i vincoli sociali e ambientali e gli standard di qualità dei prodotti siderurgici utilizzati nell’Unione Europea”.
Fim, Fiom e Uilm esprimono infine sostegno e solidarietà al sindacato IG Metall e ai lavoratori tedeschi di Inoxum che si mobilitano venerdì prossimo a Bochum.

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