Cgil: ”Nel 2013 la crisi a Terni ha colpito tutti i settori produttivi: attivare strumenti straordinari”
In particolare, per la Cgil ”i quasi 1.000 occupati oggi nel polo chimico chiedono certezze sul loro presente e prospettive future solide per il loro lavoro. L’acquisizione dell’area Basell – continua la Cgil – non può più essere oggetto di trattative e lungaggini”.
Lo stesso sindacato propone inoltre l’attivazione di un fondo regionale ”alimentato da risorse delle fondazioni bancarie per sostenere imprese che investono in innovazione e ricerca”. Una proposta che stride fortemente con la realtà e le politiche regionali su questo fronte. Il caso dell’Isrim è infatti emblematico: un centro di ricerca eccellente che la Regione Umbria sta tacitamente dismettendo (qui l’articolo).
Infine la Cgil giudica ”fondamentale” l’assunzione di decisioni rapide in merito alla vicenda Ast ”per eliminare lo stato di precarietà in cui versa lo stabilimento ternano, che costituisce elemento essenziale per l’economia ternana e umbra”.