Comitato No Inceneritori Terni: ”Se Asm è in attivo avvii il porta a porta in tutta la città”

Visto che Asm registra un utile di quasi un milione di euro e vanta un irrobustimento del bilancio (qui l’articolo), allora ha risorse necessarie per ampliare la raccolta di rifiuti porta a porta in tutta la città. E’ quanto sostiene in una nota il Comitato No Inceneritori Terni. Nel comunicato torna inoltre a paventare uno scenario di emergenza rifiuti, più o meno volutamente pianificato, che porterebbe a deroghe regionali e ministeriali per incrementare l’incenerimento.

Il comunicato del Comitato No Inceneritori Terni:

“Apprendiamo con estremo piacere l’approvazione del bilancio consuntivo dell’ASM e con altrettanta soddisfazione prendiamo atto delle dichiarazioni del Presidente e del Sindaco in merito ai grandi risultati ottenuti dalla Società nell’ultimo anno. Il saldo positivo di quasi un milione di euro, l’irrobustimento del bilancio con 4 milioni di euro di accantonamento grazie alla gestione dei crediti della Tia, una serie di ottimi risultati insomma elencati nella conferenza stampa. Stupiscono anche le dichiarazioni del nostro Sindaco, riguardo l’elogio del 45% di raccolta differenziata raggiunto nel comune di Terni. Ci sono poi i fatti, molto distanti dalle descrizioni tutte rose e fiori di Di Girolamo e Ottone. Asm ripete ormai da tempo immemore di non essere finanziariamente in grado di sostenere un ampliamento del porta a porta al resto del territorio comunale, di non poter sostenere né i costi del personale, ne’ quelli dei mezzi. Ne sono prova i dati sulla differenziata, tanto esaltati dal Primo Cittadino, quanto bacchettati dall’ultimo report regionale. Il 65% di RD è distante anni luce, le sanzioni regionali per il mancato raggiungimento degli obiettivi, invece, vicinissime, così come uno scenario di emergenza rifiuti è sempre più prossimo. Un panorama che spianerebbe la strada all’incenerimento dei rifiuti tramite deroghe regionali e ministeriali, accontentando quei soggetti che ormai da troppo tempo sono alla finestra in attesa del via libera. Tutto questo sempre e solo a discapito dei ternani.

Diamo un consiglio: accogliere la nostra richiesta di estensione del porta a porta a tutta la città utilizzando risorse economiche esistenti e rinunciare alla produzione di combustibile solido secondario dall’indifferenziato. Sarebbero davvero la dimostrazione di una inversione di tendenza verso la fine dell’incenerimento, e non il gioco delle tre carte messo in atto fino ad oggi col Piano d’Ambito approvato un anno fa”.

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