Consiglio comunale boccia atto contro incenerimento, Comitato: ”Sudditanza verso Acea”

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no_inceneritoriPolitiche dei rifiuti, inquinamento e inceneritore a Terni: su questi temi ieri sera in Consiglio comunale c’è stato un confronto durato circa 3 ore. Alla fine il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha affermato che l’inceneritore ha le autorizzazioni per bruciare pulper fino al 2016: dopo quella data auspica che non siano rinnovate e che si arrivi a soluzioni alternative alla combustione. La lunga discussione è partita da sette atti presentanti da vari consiglieri, tutti variamente contrari all’incenerimento. Alla fine tra quelli bocciati è risultato anche quello presentato diverse settimane fa da alcune associazioni ambientaliste in cui veniva affermata “l’inopportunità della riaccensione dell’inceneritore di Aria spa” a Maratta. Oggi il Comitato No Inceneritori giudica tale fatto come la dimostrazione della sudditanza della politica locale nei confronti di Acea.

Spettatori e lamentele del presidente. La seduta è stata pacificamente seguita da una ventina di cittadini e membri del Comitato No Inceneritori che si sono limitati a qualche ironico applauso per esprimere il proprio dissenso. Un atteggiamento sul quale ha però da ridire il presidente del Consiglio Giorgio Finocchio: “Come presidente del Consiglio comunale devo stigmatizzare il comportamento tenuto ieri sera durante la seduta del consiglio da alcuni dei cittadini che assistevano alla seduta. Un comportamento che non ha consentito un corretto svolgimento della seduta stessa, arrivando a disturbare a più riprese alcuni interventi in aula e alcuni consiglieri, in particolare Giuseppe Boccolini e Alessandro Chiappalupi”.

“La presenza di pubblico alle sedute consiliari – continua Giorgio Finocchio – non solo è consentita dal regolamento, ma, aggiungerei, è molto gradita, in quanto dimostra l’interesse e la partecipazione della città nei confronti del lavoro dell’assemblea di palazzo Spada. Tuttavia tale presenza è necessario che si svolga all’interno di un quadro di regole precise, sia per il rispetto dovuto al consiglio comunale come istituzione rappresentativa e democratica, sia verso le opinioni dei singoli consiglieri e alla loro piena libertà di manifestarle. Per questo, se in futuro dovessero ripetersi situazioni come quelle accadute ieri sera, mi sentirei in obbligo di applicare le disposizioni previste dal Regolamento del Consiglio comunale. Auspico comunque che la partecipazione dei cittadini alle sedute del Consiglio continui ad essere forte e corretta”.

Comitato No Inceneritori. Questo il comunicato di Comitato No Inceneritori Terni, CittadinanzAttiva, WWF e Italia Nostra in cui le associazioni commentano la seduta del Consiglio comunale:

“Dopo due mesi finalmente abbiamo avuto la votazione tanto attesa da parte del consiglio comunale, che in un primo momento non ha rispettato l’accordo preso pubblicamente con comitati e associazioni di inserire il nostro testo in votazione all’ordine del giorno; malgrado prc e idv abbiano poi raccolto il nostro testo e inserito all’ordine del giorno a questo poi hanno fatto seguito un mancato numero legale e un rinvio per discussioni prolungate su altri temi. Del resto sapevamo che anche un semplice pronunciamento politico sull’inopportunità della riaccensione dell’inceneritore rappresentava un elemento di forte contraddizione in seno al consiglio tutto, che peraltro ha manifestato una contrarietà all’uso dell’incenerimento per i rifiuti ma mai in nessun momento ha espresso una opinione chiara sul fatto che ARIA spa riprenderà a funzionare anche senza rifiuti urbani ma con il pulper di cartiera. E’ evidente che parlare di ACEA significa mettere in soggezione la nostra Amministrazione.

Fin dall’inizio della seduta i consiglieri dei vari gruppi sembrava manifestassero contrarietà a qualsiasi tipo di inceneritore, rivendicando la giusta scelta del nuovo Piano d’Ambito dell’ATI4, e criticando il Piano Regionale dei Rifiuti che ancora oggi prevede per Terni il camino unico dei rifiuti. Nel corso della discussione hanno cominciato ad emergere le contraddizioni che identificano i vari gruppi politici, fino a raggiungere l’apoteosi con il disconoscimento della validità della strategia rifiuti zero che la stessa maggioranza invece ha votato favorevolmente. Il sindaco, durante un intervento lunghissimo, ha addirittura preso l’impegno di chiedere nel 2015 alle amministrazioni competenti di non rilasciare più autorizzazioni all’inceneritore di ACEA: per quanto queste sono parole al vento in quanto nel 2014 verrà votata una nuova giunta che ovviamente non si accollerà impegni altrui.

Rimane il dato oggettivo: il consiglio comunale votando contro il nostro testo sulla “inopportunità della riaccensione dell’inceneritore di ARIA spa” manifesta la sua completa sudditanza agli interessi forti che ACEA, dalla giunta Raffaelli in avanti, ha radicato nella nostra città.

Continueremo la nostra battaglia, sapendo che mentre la politica non trova il coraggio di scelte determinate, i cittadini con la loro mobilitazione rappresentano l’unica forma di opposizione allo strapotere economico che impone il profitto a scapito della salute, dell’ambiente, delle possibili scelte alternative che esistono e che noi da tempo proponiamo, inascoltati”.

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