L’estate arriva e serve un antidoto anticrisi? Chi cerca una meta fuori dall’Italia, ma vuole contenere il piccolo budget può provare una vacanza nella verde Slovenia, uno dei paesi europei più ricchi d’acqua e meno costosi. A soli 40 chilometri da Trieste, c’è Portorose, la cittadina che si affaccia sul mare, famosa per i suoi centri termali ha una comoda spiaggia a ingresso libero, attrezzata con lettini e ombrelloni. Chi sceglie gli alberghi Lifeclass, che sono tutti affacciati sul mare, trova una spiaggia privata, la Meduza, una sorta di giardino sull’acqua, attrezzato con angoli all’ombra e sdraio per prendere il sole sull’erba e un programma d’animazione per i più piccoli. In posizione centrale e con una vista privilegiata è il Grand Hotel Portorose, cinque stelle con camere dai colori vivaci, collegato al grande centro benessere che comprende le sale Shakti, con trattamenti ayurvedici, il Centro Thalasso, che propone fanghi e bagni in acqua marina e l’originale Grotta Gelata. Dello stesso gruppo è l’Hotel Riviera, che vanta piscine coperte o esterne, parrucchiere, centro estetico e numerosi negozi alla moda: il fiore all’occhiello è la grande spa Wai Thai, il centro per il massaggio tradizionale tailandese.
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A soli 15 minuti da Portorose, a bordo di una bicicletta (la si noleggia spendendo da 1 a 3 euro l’ora direttamente in albergo), seguendo la ciclabile sull’acqua, si può raggiungere Pirano, il pittoresco borgo punteggiato di case dai tetti rossi che è un intreccio di vicoli tortuosi e palazzine colorate. La città si sviluppa come un lungo braccio sull’acqua ed è percorso da mura e torri dell’epoca della Serenissima. Il Duomo di San Giorgio infatti è una copia in miniatura di quello di San Marco a Venezia e dal suo campanile alto e affusolato si vede l’intero golfo di Trieste. Nella centrale piazza Tartini, che in estate diventa teatro di numerosi concerti gratuiti en plein air, sorge la casa natale del compositore e violinista Giuseppe Tartini (al centro della piazza c’è la statua che lo ricorda) e La Veneziana, una palazzina rosa costruita nel XV secolo, che porta sulla facciata l’iscrizione Lassa pur dir (lasciali parlare): secondo la leggenda è il messaggio del ricco commerciante veneziano che la fece costruire appositamente per la sua amante, rivolto naturalmente alle “malelingue” piranesi.
![saline-sicciole](https://www.ternioggi.it//wp-content/uploads/2012/06/saline-sicciole-300x230.jpg)
Chi cerca una natura più selvaggia invece può raggiungere Strugnano, la falesia che dista circa cinque chilometri in auto da Portorose. Qui le rocce si innalzano fino a 80 metri sopra il mare, sono infatti la parete più alta sull’intera costa Adriatica. Mesecev zaliv è la spiaggia più bella, non attrezzata e con una baia fatta di piccoli sassolini, ma si può raggiungere solo a piedi. Qui si trovano le Saline di Sicciole, menzionate già nel XII secolo, che nel 1989 furono dichiarate parco ambientale. Fiore all’occhiello della Slovenia restano infatti i trattamenti termali e talassoterapici a base di fanghi e terapie con l’acqua madre delle saline, la stessa che usavano i monaci benedettini per curare diverse malattie reumatiche e cutanee, quando Portorose era una stazione termale in voga durante la dominazione asburgica. Per conoscere la sua storia e vedere le immagini di questa oasi salutare si può visitare il Museo delle Saline (Soline Pridelava soli, Seča 115, tel: 0038.6.56721330). Rinnovato nel 2010, l’Hotel Metropol offre camere con vista mare, aria condizionata e connessione wifi gratuita. Per il rilassamento si può fare un tuffo in piscina o una pausa immersi nei vapori del suo bagno turco. C’è ampia scelta nei menu dei suoi tre ristoranti e per la sera si può passare a tentare la fortuna al casinò con annesso night club.
Fonte: Dove Viaggi