Crisi, Sgl Carbon di Narni scalo annuncia spegnimento di un forno, proclamato stato di agitazione

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Sgl CarbonLa crisi economica investe in pieno anche la Sgl Carbon di Narni scalo e oggi sindacati e lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione. La decisione è stata presa dopo che nell’incontro di oggi con rsu e sindacati l’azienda ha annunciato lo spegnimento di un forno di cottura a causa del perdurare della situazione critica del mercato della grafite. Si va verso il dimezzamento dei volumi produttivi

Per mercoledì, alle 13,30, è stata convocata da Filctem Cgil e Uiltec un’assemblea del personale per decidere “le iniziative di lotta da mettere in campo nei prossimi giorni, per condannare e modificare l’atteggiamento aziendale, sino a quando non ci sarà data certezza sul mantenimento delle attività produttive nello stabilimento di Narni”. I sindacati spiegano che già a settembre l’azienda aveva annunciato la necessità di una riduzione dei volumi produttivi assegnati dal gruppo allo stabilimento, passando da 1.000 a 500 tonnellate al mese.

Secondo le stesse organizzazioni i vertici aziendali, durante l’incontro di oggi, non hanno dato “nessuna risposta su programmi ed impegni futuri, volti a garantire la riacquisizione di volumi produttivi adeguati all’attuale organico presente in fabbrica. Infatti – spiegano ancora Filctem e Uiltec – nonostante la chiusura dei volumi di produzione complessiva annua di elettrodi di grafite prevista per il gruppo sia di 180.000 tonnellate, contro le 160.000 di alcuni mesi fa, nessun recupero ha minimamente interessato lo stabilimento narnese”.

Le organizzazioni sindacali e la rsu respingono con determinazione l’ipotesi di spegnimento del forno di cottura che, “unita alla pesante riduzione dei volumi produttivi già avviata, assume oggi una gravità tale da non permettere ulteriori tempi di attesa per avere risposte sul futuro del sito produttivo”.

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