Nell’ambito della riforma giudiziaria del Governo Monti è previsto l’accorpamento del tribunale di Orvieto con quello di Terni: in questa operazione i giudici saranno ridotti dagli attuali 20 ai 17. Una prospettiva che ha messo in allarme magistrati e avvocati ternani (qui l’articolo). Ora anche il consigliere comunale di Terni Oltre, Leo Venturi, reputa inaccettabile tale ridimensionamento dell’organico e in un atto di indirizzo chiede al sindaco e alle istituzioni locali di contrastare il depotenziamento.
Questo il comunicato del consigliere comunale Leo Venturi di Terni Oltre:
“Cambiano i soggetti che compiono le scelte ma il risultato non cambia: Terni sempre più penalizzata nel contesto umbro e sempre più povera di servizi e posti di lavoro. La riorganizzazione del sistema giudiziario e le scelte del Governo penalizzano il tribunale di Terni che rischia il collasso per la riduzione del numero dei magistrati e, in prospettiva, degli amministrativi.
Di fronte a tutto ciò e nonostante le denuncie fatte negli anni passati sulla carenza degli organici del tribunale, con atti presentati in Consiglio Comunale, un silenzio assordante delle istituzioni locali ha accompagnato la riforma con tutti i rischi che tale comportamento comportava, nella fase applicativa, per i servizi giudiziali della nostra città.
Basta assistere immobili agli eventi!
L’unica risposta immediata è una ferma presa di posizione del sindaco contro le scelte che si stanno definendo sul versante riorganizzativo del tribunale di Terni è la convocazione di un Consiglio comunale straordinario aperto alla città a difesa di una giustizia efficiente nei nostri territori.
Per tali ragioni Terni Oltre presenta l’ennesimo atto di indirizzo da discuter in Consiglio comunale per tentare di aprire gli occhi a chi amministra, una città sempre più abbandonata, sola e marginale nel contesto regionale e nazionale”.