Diocesi di Terni, la difesa: ”Arresti ingiustificati”. Indagato sindaco e altre 6 persone del Comune di Narni
La difesa. Gli avvocati Alessandro Ricci e Giovanni Ranalli, difensori di Galletti, ex direttore dell’ufficio tecnico della Curia di Terni, ritengono “prematura” ogni valutazione nel merito delle contestazioni, ma definiscono “del tutto ingiustificata” la misura cautelare cui è stato sottoposto il loro assistito. I legali spiegano in una nota di non aver “ancora completato la disanima degli atti di indagine, da oggi a disposizione della difesa”, ma rivolgono una critica “significativa”, che verrà fatta valere anche durante l’interrogatorio di garanzia che si terrà domani, alle esigenze cautelari.
Per gli avvocati è “del tutto ingiustificata una limitazione della libertà personale per un fatto storico isolato e già risalente nel tempo, per la cui ricostruzione appare sufficiente la documentazione che, per quanto è dato apprendere dal provvedimento custodiale stesso, è già tutta acquisita. Difficile comprendere quindi, la ragione della pesante misura applicata della quale verrà sollecitata la revoca”. L’avvocato Ranalli, difensore anche di uno degli altri due arrestati, Paolo Zappelli, sottolinea inoltre che “ciò vale a maggior ragione” per questi, “stante le sue particolari condizioni di salute”.
Indagati. Insieme a Galletti e Zappelli è stato arrestato anche il dirigente dell’Urbanistica del Comune di Narni Antonio Zitti ma ieri il pm aveva chiesto anche il divieto di dimora per altri sette indagati, tecnici o amministratori (passati e attuali) dello stesso Comune ma la richiesta non è stata accolta dal gip. Si tratta dell’ex sindaco di Narni, Stefano Bigaroni e dell’attuale primo cittadino, Francesco De Rebotti, di tre assessori (Simona Bozza, Roberta Isidori, Lorella Sepi), dell’architetto del Comune di Narni, Alessandra Trionfetti, e della responsabile dei servizi finanziari, Alessia Almadori. Vengono contestati diversi reati tra cui associazione a delinquere e turbata libertà degli incanti.
Nessun religioso. Come detto oggi dall’amministratore apostolico Ernesto Vecchi, anche in ambienti investigativi si ribadisce che la diocesi è al momento parte offesa dai reati. Inoltre, attualmente tra gli indagati non figura alcun religioso. Squadra mobile di Terni e nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza di Roma ieri avevano infine sottolineato la “piena disponibilità, trasparenza e senso civico alle esigenze investigative” fornito dalle attuali autorità diocesane.