Gruppo Novelli: venerdì al Mise per rilancio, 4 febbraio in tribunale per evitare fallimento
Venerdì al ministero dello Sviluppo Economico saranno presenti il direttore del dicastero Castano, i rappresentanti del cda di Novelli Musaio e Alfieri, i sindacati nazionali e locali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Filcams-Cgil e le Rsu. Incontro importante in quanto si parlerà del futuro dell’azienda in vista dell’8 febbraio, data in cui scadranno i 120 giorni dalla richiesta del concordato preventivo: per quella data il cda dovrà presentare un serio piano industriale di rilancio.
Nel precedente incontro, tenutosi lo scorso 14 dicembre (qui l’articolo), il presidente Musaio aveva dichiarato che fosse necessario l’erogazione di 4 milioni di euro da parte degli istituti di credito per il prosieguo delle attività del gruppo.
Come una spada di Damocle, sul gruppo Novelli pende la richiesta di fallimento avanzata dal consorzio autotrasportatori romano Cora che vanta crediti nei confronti del gruppo di circa 300 mila euro. Sarà il giudice Paola Vella che dovrà decidere se dichiarare o meno il fallimento del gruppo Novelli. Lo stesso giudice ha già fissato la prima udienza del processo per il prossimo 4 febbraio. La speranza è che il verdetto finale consenta la sopravvivenza del gruppo poiché, in caso contrario, sarebbero vanificati tutti gli sforzi dei nuovi vertici societari, dei sindacati e dei lavoratori: 700 posti di lavoro sparirebbero di colpo.
Intanto ieri nella sede ternana del gruppo Novelli si è tenuto un summit tra il responsabile del personale, i sindacalisti di categoria e le Rsu dove è stata ribadita la difesa da parte dei sindacati dei siti produttivi e dei lavoratori. Dipendenti che, intanto, avranno lo stipendio arretrato relativo al mese di dicembre entro il prossimo 18 gennaio come emerso da questo incontro.