Il governo non salva la Provincia di Terni: ministro Patroni Griffi dice no a emendamento Pd e Pdl

Ieri è quasi caduta l’unica speranza delle istituzioni umbre di salvare la Provincia di Terni: il governo Monti, per bocca del ministro Patroni Griffi, ha dato parere negativo ad un emendamento del senatore del Pd Mauro Agostini che aveva trovato anche il sostegno del Pdl. Partito Democratico e Popolo della Libertà avevano infatti convenuto di salvare le province delle Regioni che attualmente hanno solo due province, alle quali ne resterebbe solo una dopo il taglio. Si tratta di Umbria, Basilicata e Molise, con le rispettive “seconde” province, vale a dire Terni, Matera e Isernia.

Il tutto è iniziato con la proposta del Pd di salvare Terni, seguita da quella di conservare anche Matera. A questo punto il Pdl ha chiesto che, oltre a due Regioni di centrosinistra, fosse beneficiata una di centro-destra; di qui Molise e Isernia. Nella riunione il due relatori, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) e Paolo Giaretta (Pd) hanno mostrato a Patroni Griffi un emendamento che salvava le tre province, ma il ministro ha opposto il proprio “niet”, minacciando di dare il parere negativo durante l’esame in commissione. I lavori della stessa commissione sono ripresi alle 14,30 e i relatori hanno rinunciato, almeno per ora, a presentare l’emendamento. L’articolo sulle province è stato accantonato, anche perché su di esso incombono decine di emendamenti. Se ne tornerà a parlare oggi pomeriggio, ma le speranze di convincere il governo a tornare sui suoi passi si affievoliscono pesantemente.

Si torna quindi a guardare alle altre ipotesi (qui l’articolo con tutte le ipotesi per la città: https://ternioggi.it/le-ipotesi-per-terni-passaggio-al-lazio-riequilibrio-territoriale-mappa-della-nuova-provincia-e-le-altre)

Intanto per questa mattina a Terni è prevista una conferenza stampa dei promotori del referendum di Rieti con Terni mentre oggi pomeriggio il Pd incontrerà i cittadini per esporre le proprie posizioni per la Provincia di Terni.

 

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