Leopoldo Di Girolamo si conferma sindaco di Terni. E’ questo il risultato delle elezioni 2014 dopo il ballottaggio di domenica 8 giugno in cui il candidato del centrosinistra ha battuto quello di centrodestra, Paolo Crescimbeni. Lo scrutinio è infatti terminato e Di Girolamo ha ottenuto il 59,51% delle preferenze contro il 40,48% di Crescimbeni.
Queste le prime dichiarazioni di Di Girolamo dopo il successo elettorale: “E’ preoccupante il crollo dell’affluenza e non basta pensare sia dovuto alla bella giornata e quindi alla gente che è andata fuori. Segnala invece una disaffezione e un distacco tra i cittadini e le istituzioni che probabilmente è stato anche accentuato dai gravi fatti venuti alla luce in questi giorni da parte della magistratura per un uso distorto delle risorse pubbliche, di malaffare, truffe (il riferimento è all’inchiesta sul Mose di Venezia ndr). Questo impone a tutti l’esigenza di grande rigore e trasparenza. Un’affluenza così bassa poteva determinare una possibile battaglia all’ultimo voto, i dati invece ci hanno detto che ci si è attestati su quello che la maggior parte di noi prevedeva. Ora partiamo con l’impegno sul lavoro, per governare, insieme al governo nazionale, le difficoltà che attraversano la nostra città. Soprattutto costruire gli strumenti per garantire una maggiore partecipazione dei cittadini”.
Aggiornamento ore 16 di lunedì: il giorno dopo il successo elettorale, il rieletto sindaco Di Girolamo commenta così: “Ringrazio di cuore tutti gli elettori che mi hanno scelto e sostenuto, le forze politiche della coalizione, i volontari e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per il raggiungimento di questo risultato. Molti di loro li ho incontrati ieri sera in piazza e il loro entusiasmo sarà fondamentale per affrontare con entusiasmo i cinque anni che ci attendono, per dare forma alla forte richiesta di rinnovamento che viene dal centro sinistra e non solo”.
Il sindaco passa poi ad analizzare il voto: “Sono ovviamente soddisfatto del risultato e lo sono ancora di più perché è emerso in un quadro nazionale che, soprattutto per i sindaci che puntavano a una riconferma, si è dimostrato particolarmente complicato. Lo dimostrano anche i casi di Perugia e Pavia dove due bravi sindaci, uno del centro sinistra e l’altro del centro destra, hanno pagato la complessità di questa fase che ha penalizzato chi aveva già assunto responsabilità di governo, rispetto a chi non aveva mai ricoperto incarichi. Il risultati in ogni casi ci carica di ulteriori responsabilità, visto che ad oggi Terni è la più grande città dell’Umbria governata dal centro sinistra”.
Per quanto riguarda l’astensionismo “il dato relativo alla partecipazione al voto dà l’idea della distanza che si è venuta a creare fra istituzioni e politica. Le notizie che ogni giorno troviamo sui giornali, con casi di ripetuto malaffare, non fanno altro che peggiorare questo clima. Il problema, comunque, riguarda tutti e non solo chi si trova ora a governare. La strada per recuperare questo gap è fatta di trasparenza e di rigore nella gestione delle risorse pubbliche. Solo così si può ricostruire il rapporto con i cittadini”.
Infine le promesse per il futuro: “Quello che posso dire è che saremo attenti a tutte le proposte che verranno dalle opposizioni. Il nostro sarà un atteggiamento costruttivo, per individuare le migliori azioni nel pieno interesse di Terni e dei cittadini. Dal punto di vista numerico, la nostra maggioranza è autosufficiente ma questo non vuol dire che non ci sarà spazio per il dialogo, anzi. La città ha bisogno di tutte le migliori risorse disponibili”.