Mafia Capitale, procura Terni avvia indagine, acquisiti documenti su inceneritore e coop
Gli inquirenti vogliono quindi capire quali siano le attività e gli interessi economici di Mafia Capitale su Terni ed hanno iniziato le verifiche partendo da quelli di Massimo Mancini (considerato vicino a Massimo Carminati, aveva ottenuto un appalto milionario per il revamping dell’inceneritore di Maratta) e Salvatore Buzzi (presidente della coop 29 Giugno che per 12 anni ha intrattenuti rapporti di affari con la cooperativa ternana Cosp Tecno Service).
Inoltre, sempre in relazione a Mafia Capitale, tre umbri sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Roma. Si tratta di un cinquantenne di Narni che si era candidato alle ultime elezioni regionali del Lazio nella lista di Fratelli d’Italia, di un 67enne di Nocera Umbra professore universitario e manager di aziende nel settore dei rifiuti (entrambi residenti a Roma e accusati di turbativa d’asta, corruzione aggravata e finanziamento illecito) e di un ternano promotore finanziario di 47 anni, accusato di essere al servizio della presunta associazione criminale per operazioni finanziarie a San Marino.