Pensionato ternano muore d’infarto: abbandonato all’obitorio. Il Comune pagherà spese funebri
Il pensionato è stato trovato morto nella sua casa il 23 ottobre scorso, stroncato da un infarto. Successivamente, il corpo del 65enne è stato portato all’obitorio dell’ospedale, come da rito, dove sono stati eseguiti tutti gli adempimenti di legge del caso. A distanza di dieci giorni nessuno si è fatto vivo per il povero anziano e non è stato facile trovare i soldi per il suo funerale.
Secondo quanto riportato dal Corriere dell’Umbria, l’uomo da anni conduceva una vita solitaria, rimanendo a casa quasi sempre da solo. Il Comune, viste anche le precarie condizioni di salute, fa sapere di aver cercato di aiutarlo trovandogli una nuova casa e degli operatori sociali che lo potessero accudire ma lui, però, avrebbe sempre rifiutato volendo rimanere da solo ed essere lasciato in pace. Dopo varie insistenze, finalmente i servizi sociali erano riusciti ad affidargli un amministratore di sostegno provvisorio, l’avvocato Riccardo Matticari. Appena nominato l’amministratore, però, poco tempo dopo è sopraggiunta la morte per il povero anziano.
Oltre a non aver trovato nessuno che potesse occuparsi del suo funerale, non si trovavano nemmeno i soldi per celebrarlo, nonostante il 65enne prendesse una pensione regolare dall’Inps che gli veniva accreditata su di un libretto postale. Il problema, in base a quanto riferito dall’avvocato, è la difficolta nell’accedere a questo libretto per poter pagare le spese funebri. Così, in accordo con il Comune, le spese saranno momentaneamente a carico di Palazzo Spada, in attesa che si sbrogli la pratica burocratica del libretto. Chissà se ora qualche parente, oltre a presentarsi dal notaio, decida di farsi vivo anche al funerale per rendere l’ultimo saluto all’uomo.