Polo chimico, incontro con Basell, la Regione: ”La nostra presenza non era prevista”

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Con riferimento alle notizie di stampa circa l’incontro tra i rappresentati di Basell e dei soggetti candidati all’acquisizione dell’area ex Basell interna al Polo Chimico di Terni che si è svolta nei giorni scorsi a Milano ed alla quale non ha partecipato nessun rappresentante della Regione dell’Umbria, (https://ternioggi.it/polo-chimico-la-regione-diserta-incontro-con-basell-tempi-lunghi-per-acquisizione-aree) una nota dell’assessorato regionale allo Sviluppo economico precisa che “oggetto della riunione era l’ulteriore avanzamento della trattativa per la cessione delle aree e pertanto per la natura ed i contenuti dell’incontro, dedicato ad aspetti tecnico-economici, hanno partecipato Novamont spa e Terni Research in rappresentanza del gruppo di soggetti che si è candidato all’acquisto, così come concordato da tempo”.

“E’ di tutta evidenza – continua la nota – che il ruolo della regione è quello di coordinare il progetto e le attività connesse alla reindustrializzazione del sito e non già di entrare operativamente in una trattativa economica tra soggetti privati. Sorprende pertanto, continua la nota dell’assessorato, che un elemento conosciuto e condiviso sia stato interpretato in modo del tutto arbitrario”.

“Nel merito del lavoro da tempo intrapreso per rilanciare il sito produttivo ex Basell – scrive ancora l’assessorato allo Sviluppo economico – sulla base delle indicazioni progettuali da tempo definite e degli impegni assunti dai vari soggetti in campo, la regione prendendo atto delle risultanze dell’incontro esprime la convinzione che si siano creati ulteriori presupposti per addivenire in tempi rapidi ad una definizione positiva per l’acquisto dell’area. A tal fine – conclude la nota – nei prossimi giorni vi saranno sia sul piano tecnico che sul piano economico i necessari approfondimenti tra i soggetti coinvolti, fermo rimanendo che l’unica cosa certa è la conferma, con i relativi impegni, da parte della regione, della volontà di rilancio produttivo del polo chimico ternano”.

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