“Sul destino del sito produttivo del polo chimico di Terni ci giochiamo un pezzo della tenuta occupazionale di questa regione. Se vogliamo continuare a parlare di chimica e di chimica innovativa in Umbria con tutto quello che ne consegue, dobbiamo acquisire quell’area, consolidare le presenze e rimettere in pista un percorso strategico”. Lo ha detto in Consiglio regionale l’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi rispondendo ad una interrogazione del Pdl e facendo così il punto sugli ultimi sviluppi della difficile trattativa in atto con Basell per la cessione della aree su cui dovrebbe sorgere il nuovo polo chimico ternano. Riommi ha sottolineto che la Giunta regionale ritiene indispensabile fare ogni sforzo politico, economico e procedurale in questa direzione.
L’assessore ha poi reso noto che l’intera vicenda avrà una sua data cruciale a fine marzo, presumibilmente il giorno 29, quando scadrà il termine di 15 giorni concesso dal Governo Italiano nell’incontro di sabato scorso per convincere Basell, in particolare la direzione che ha sede a Huston, a presentarsi alla trattativa con una delega formale all’acquisto. “La delega fin qui mancata – ha spiegato Riommi – precisando come all’incontro di sabato con il Governo (presente al competo con tecnici dirigenti e con il sottosegretario De Vincentis), con la Regione Umbria e il Comune di Terni, i potenziali acquirenti di Basell, si sono presentati non con i dirigenti di Huston, ma solo con la struttura europea”.
Rispetto all’incontro in programma a fine marzo, Riommi ha precisato che il Governo non si è limitato a chiedere a Basell di “dimostrare nei fatti una chiara volontà di acquisto, ma ha anche manifestato la volontà esplicita di tutelare gli interessi ambientali, economici e di presidio industriale dell’area di Terni. Un aspetto che significa in modo evidente come in assenza di una proposta chiara di acquisto, alla bonifica e alla re-industrializzazione del sito ternano provvederà l’Italia, a tutela degli interessi dei lavoratori e dei cittadini di questo territorio”.
Al termine della comunicazione, nel corso della quale Riommi ha ricostruito tutta la vicenda partendo dalla fine del 2011 quando maturò l’idea di Basell di rilanciare il polo chimico in un’area caratterizzata da presenze storiche come ex Polymer, Meraklon e Centrale elettrica Edison, il presidente del Consiglio regionale Eros Brega ha chiesto all’Assemblea di rinviare ogni considerazione al 26 marzo. In quella seduta, già convocata per discutere il Dap ha precisato Brega, si potranno fare considerazioni ed eventualmente sottoscrivere determinazioni, in ragione del fatto che il nuovo incontro nazionale con Basell sarà sicuramente successivo alla seduta consiliare.
Nevi Pdl. “Apprezzamento per l’intervento in Aula dell’assessore Riommi che ha ripercorso l’intera vicenda e ribadito l’impegno della Giunta per la positiva soluzione della crisi della Basell”. Lo scrive il capogruppo regionale del Pdl, Raffaele Nevi, commentando l’intervento dell’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi.
Nevi è convinto, però, dell’evidenza che la vicenda “si è molto più complicata rispetto a qualche tempo fa, soprattutto per il fatto che uno dei partner della cordata che era nata per rilevare il sito, si è sfilato in coerenza con quanto annunciato già in passato. Ascoltando l’intervento di Riommi – continua il capogruppo PdL – il punto debole della ricostruzione è il fatto che forse si sono sottovalutate molte cose e si è ecceduto in eccessivo ottimismo da parte della Giunta regionale. Si è tergiversato troppo invece che agire sul Governo e passare agli ultimatum, che sembra siano arrivati solo durante l’ultima riunione al Ministero. Ma degli eccessi di ottimismo del passato e degli eventuali errori commessi da parte della Regione ci sarà il tempo per discuterne. Intanto – conclude Nevi – speriamo che ci sia una definizione della cosa e per ora siamo soddisfatti di aver attivato un percorso del Consiglio regionale che seguirà al massimo livello l’evolversi della delicata fase che si è aperta”.