In provincia di Terni, la crisi economica continua: diminuiscono le assunzioni programmate

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La crisi continua a mordere in provincia di Terni. Dopo la pubblicazione del rapporto Istat di qualche giorno fa sui dati dell’economia del secondo semestre 2011, che hanno evidenziato le serie difficoltà che sta attraversando il comprensorio provinciale ternano, arriva un’altra conferma dalla Camera di Commercio: diminuiscono le assunzioni programmate delle imprese della Provincia, in linea con il resto d’Italia.

Secondo quanto emerge dal Sistema informativo Excelsior dei fabbisogni professionali delle aziende, diffuso dalla Camera di Commercio di Terni, la diminuzione delle assunzioni programmate dalle imprese ternane per il terzo trimestre 2012 (dalle precedenti 430 unità alle attuali 360) è stata determinata dalla riduzione delle assunzioni “non stagionali” (da 270 a 200, -26%) e ad un contemporaneo lieve incremento di quelle finalizzate ad attività stagionali, che passano da circa 150 unità nel terzo trimestre dello scorso anno a 160 in quello attuale. In dettaglio, sono 360 le assunzioni programmate dalle imprese della provincia di Terni tra luglio e settembre nei settori dell’industria, delle costruzioni e dei servizi, cioé circa nove assunzioni ogni 1.000 dipendenti presenti nelle imprese, valore inferiore di quasi un punto rispetto alla media regionale, ma molto più basso di quella nazionale, pari a 13,8. Dal monitoraggio emerge inoltre che sarà il comparto dei servizi (commercio, turismo e ristorazione) ad offrire lavoro stagionale da luglio a settembre. Sono 150 infatti le assunzioni programmate su 160 totali di cui 70 richieste nel commercio. Considerando poi le altre richieste legate ad esigenze di breve periodo, le assunzioni a tempo determinato saranno, in provincia di Terni, pari a 270 unità: oltre ai 160 stagionali, le altre 110 saranno richieste per far fronte a picchi di attività, per sostituire lavoratori temporaneamente assenti e per “testare” i candidati in vista di una successiva assunzione stabile.

A loro volta, le assunzioni a tempo indeterminato si attestano intorno alle 50 unità (erano 70 nel terzo trimestre del 2011), così come quelle con “altri” contratti, fra cui è compreso l’apprendistato. La struttura delle professioni richieste a Terni vede emergere nettamente le professioni specifiche del commercio e dei servizi, con una quota del 52%, seguite a distanza dai profili “generici”(13%) e da quelli operai (12%). La quota di figure più qualificate (dirigenti, professioni altamente specializzate e tecnici), insieme a quelle impiegatizie non supera invece il 23%. Dall’analisi delle graduatorie provinciali, la provincia di Terni risulta in posizione bassa per la quota di assunzioni di figure di alto profilo (“high skill”) sul totale delle assunzioni previste (sono appena il 5,2% del totale mentre a livello nazionale si sfiora il 15%) e si posiziona ad un livello medio basso per la quota di assunzioni a tempo indeterminato (il 12,4%). In entrambi i casi la provincia peggiora la propria posizione rispetto al trimestre scorso (quando era ad un livello intermedio per la prima variabile e ad un livello medio-alto per la seconda).

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