Provincia soppressa, Polli: ”In Umbria situazione assurda, si indebolisce Terni e la regione”
Parlando con l’ANSA, Polli si è augurato che “il Parlamento possa modificare alcune impostazioni, per le situazioni che mortificano regioni come l’Umbria, dando un senso di maggiore razionalità a una riforma, quella della pubblica amministrazione e delle Province, che va fatta ma che così è veramente sballata. Ci vuole maggiore razionalità ed evitare meccanismi tipo decimazioni che finiscono per creare sistemi ancora più sconclusionati”.
Secondo Polli la decisione del Governo “era più o meno prevedibile. Il problema – aggiunge – è che con meccanismi rigidi in questo modo, se non accompagnati da una capacità delle Regioni di creare punti di equilibrio, per noi sarà una cosa veramente assurda. Per adesso comunque conosco solo i numeri, che da soli dicono poco, ma i percorsi quali sono?”
Polli analizza quindi il documento approvato oggi dal Consiglio dei ministri in cui è stato modificato il parametro dell’estensione territoriale minima che una provincia deve avere per rimanere in vita: si è passati dagli originari 3000 chilometri quadrati ai 2500. Tale modifica permette di non evitare il taglio a diverse province. “La riduzione dei chilometri quadrati – afferma Polli – dà l’idea che si vogliono risolvere alcuni problemi e altri nò. Le Province non vengono eliminate del tutto ma solo un po’. E quindi servono. E il criterio quale è? In Umbria si indebolisce sicuramente il territorio ternano – conclude Polli – ma anche tutta la regione avrebbe contraccolpi, ne uscirebbe meno forte con un sistema incentrato su Perugia”.