Provincia Terni, De Luca: “270 mila euro premio a dirigenti mentre polizia viene smantellata”

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palazzobazzaniMentre la polizia provinciale rischia lo smantellamento, con i 15 dipendenti messi in mobilità (“per precauzione” secondo l’amministrazione), i dirigenti della Provincia di Terni ricevono quasi 270 mila euro di premi. A dirlo è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca che cita e riporta una recente delibera provinciale.

Il comunicato di Thomas De Luca:

“269.466,27 euro di fondo dirigenziale da suddividere in 4, anche se in servizio sono in 3, ovvero 67.366,67 euro medi pro-capite attesi. 41.614,52 euro di retribuzione di risultato. Questa la cifra stabilita e approvata con “urgenza” il 5 novembre scorso. Mentre la Provincia viene smantellata, mentre i lavoratori della Polizia Provinciale vengono gentilmente sbattuti fuori dalla porta, con una velocità fuori dal comune non c’è nessuna remora a procedere alla spartizione dei premi dirigenziali.

Terni rischia di diventare una città immersa dall’ immondizia e dai liquami, senza alcun controllo sull’inquinamento e senza organi di polizia giudiziaria in grado di sviluppare indagini e verifiche. Mentre la Provincia di Perugia mantiene perfettamente integro il proprio corpo di Polizia Provinciale ben oltre il numero necessario, frutto di anni di sprechi che hanno portato il personale a più di 100 unità oggi noi procediamo con lo smantellamento del corpo della Polizia provinciale mandando i suoi lavoratori nel portale generale della mobilità.

Chiediamo che venga immediatamente discusso il nostro atto in Consiglio comunale a Terni e che la Regione Umbria faccia immediatamente un passo indietro nel piano di riorganizzazione. Anche in questo caso non è possibile non sottolineare come il ruolo del Presidente Leopoldo Di Girolamo sia stato totalmente inadeguato a difendere gli interessi di Terni.

Sorge spontanea una domanda: sarà forse la solerzia e l’impegno del Corpo della Polizia Provinciale in casi come quello del percolato al cromo esavalente di Voc.Valle a rendere scomodo questo presidio ambientale sul territorio? Come è possibile aprirsi al confronto con chi non sa altro che far danni a questa città”.

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