Sagome di commercianti uccisi nel centro di Terni: azione di protesta di Casapound

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sagome-casapoundSagome di commercianti morti nel centro di Terni, uccisi da tasse, ztl, criminalità e multe. E’ un’azione di protesta di CasaPound, messa in atto in città nella notte. L’associazione neofascista spiega in una nota che: “Sergio, Marcello e Rita, rispettivamente titolari di un negozio di abbigliamento, di un bar e di un salone di bellezza del centro di Terni, sono i protagonisti di una scena del crimine che CasaPound Italia Terni ha inscenato nella notte, vittime di un contesto dove Ztl, degrado, orari di apertura improponibili, multe su insegne e pubblicità, tosap e tares, la fanno da padrone”.

“La nostra azione choc – commenta Piergiorgio Bonomi, responsabile di Cpi Terni – vuole attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla totale sordità del comune di Terni di fronte alle grida di allarme di un centro storico che sta letteralmente morendo ormai dal 2011, quando con un’azione analoga ‘impiccammo’ dei fantocci vittime delle stesse problematiche che hanno colpito anche stanotte. In quella occasione, suscitammo le ire della federazione delle sinistre e di testate giornalistiche on line colluse con il potere cittadino, mentre le istituzioni presero l’azione come uno scherzo di cattivo gusto, non un segnale da tenere in considerazione. Tanto è vero – prosegue Bonomi – che non solo non è stato fatto nulla per migliorare la situazione dei negozianti del centro, ma sono state attuate ulteriori modifiche al regolamento delle attività commerciali che hanno peggiorato la situazione. Modifiche, peraltro, fatte in modo autoritario senza alcun coinvolgimento né delle associazioni di categoria né dei bar e dei ristoranti che esercitano nel centro cittadino”.

“Sono due anni – conclude Bonomi – che CasaPound Terni si batte attivamente per chiedere l’impegno dell’amministrazione contro il degrado cittadino, una ZTL flessibile, una revisione del costo dei permessi e un contrasto forte alla criminalità e ai venditori abusivi, spina nel fianco di chi paga le tasse e dà lavoro in modo onesto. Visto che le istituzioni non intendono risolvere la situazione, invitiamo i commercianti del centro a non mollare, e ad accompagnarci nelle prossime azioni che vedranno anche loro protagonisti, con la speranza di avere risposte dagli organi competenti”.

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