Sangemini, lavoratori: ”L’attuale proprietà si faccia da parte, non permetteremo il fallimento”

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Sangemini lavoratoriLa proprietà della Sangemini deve farsi da parte una volta per tutte: lo dicono i lavoratori dell’azienda delle acque minerali, che oggi si sono riuniti in assemblea in attesa di conoscere la decisione del tribunale sulle sorti dello stabilimento. “I lavoratori – sottolineano in una nota Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, insieme alla rsu di stabilimento – non permetteranno che si arrivi al fallimento di Sangemini. L’attuale proprietà, che ha la responsabilità della situazione in cui è costretta attualmente l’azienda, deve farsi da parte e consentire un rilancio industriale che è ancora possibile. Quindi – proseguono i sindacati – si consegni il piano che sappiamo essere stato presentato da Norda e dagli altri partner al tribunale e si proceda al passaggio di proprietà, per aprire poi una discussione sul merito del piano industriale”.

Secondo le ultime indiscrezioni, la cordata formata da gruppo Norda-Gaudianello, Unicredit e Tramite, sarebbe intenzionata ad un iniziale affitto d’azienda per poi procedere in futuro all’acquisizione. Ora la parola spetta al tribunale che dovrà valutare la fattibilità del piano e pronunciarsi.

I lavoratori della Sangemini torneranno a manifestare domani a Perugia, in occasione dello sciopero generale di otto ore, proclamato da Cgil, Cisl e Uil, “per denunciare ancora una volta tutta la frustrazione di chi non ha certezze sul proprio futuro e su quello di un intero territorio”.

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