Sangemini verso la cessione al gruppo Norda: ”Non è ancora ufficiale ma vicina al traguardo”

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stabilimento-acqua-nordaUna situazione altalenante quella che stanno vivendo in questi giorni i lavoratori della Sangemini, preoccupati per le sorti del gruppo e delle possibile conseguenze a livello lavorativo ma speranzosi che possa essere trovata una soluzione.

L’attuale direttivo societario, qualche mese fa, dopo aver sempre affermato di voler mantenere tutti i livelli occupazionali ed aumentare la produzione stagionale, ha lasciato operai e sindacati di stucco quando ha richiesto al tribunale di Terni l’ammissione al concordato preventivo in bianco. Da lì in poi numerosi sono stati gli scioperi e stati di agitazione da parte dei lavoratori del gruppo. L’ultimo presidio è avvenuto lo scorso 19 luglio (qui l’articolo) dopo che il board societario aveva disertato l’incontro fissato con i sindacati di categoria.

Qualche giorno prima era però arrivata una notizia positiva con le dichiarazioni, prima del segretario provinciale della Uila-Uil, Pierluigi Cecchini, e poi dalla stessa società, che annunciavano un forte interessamento per l’acquisto della Sangemini da parte di un grande gruppo nazionale del settore. Ora, ai margini della riunione tenutasi ieri pomeriggio nel sala del consiglio comunale del Comune di Sangemini a cui hanno preso parte i sindacati di categoria e le Rsu di fabbrica, arrivano rassicuranti conferme: l’interessamento si sta trasformando in una vera e propria operazione di acquisto con le due parti, nuovo gruppo e attuale proprietà, che hanno trovato nelle ultime ore un’intesa di massima.

La conferma arriva dal segretario provinciale della Flai-Cgil, Michele Racanella, che dal Corriere dell’Umbria dichiara: “Dalle informazioni che abbiamo, del passaggio di proprietà, è la soluzione più vicina al traguardo. La notizia appresa ancora non è ufficiale, ma appena ci sarà comunicata chiederemo, come sindacato, un incontro”. La società che sta trattando l’acquisto è Norda di Carlo Pessina, con sede direttiva a Lecco, che annovera tra le sue produzioni i marchi delle acque Norda, nelle sue tre varianti Daggio, Acquachiara e Ducale, Gaudianello, Lynx, Luna, San Fermo, delle bibite come aranciata, gassosa, ginger, cedrata, pompelmo Norda, Twinings Iced Tea, Cola Norda e le bevande energetiche.

Se l’operazione andasse in porto, il gruppo Pessina diventerebbe tra le più grandi società del settore sia in Italia che in Europa, considerando che ai suoi marchi si aggiungerebbero quelli della Sangemini, con l’acqua omonima e i marchi Fabia, Grazia e Amerino. Ovviamente, c’è da sciogliere il nodo del concordato visto che il termine ultimo per presentare un piano di rilancio che accontenti i creditori scade il prossimo 26 luglio. C’è da augurarsi, e probabilmente così sarà visto gli ultimi sviluppi, che il tribunale di Terni conceda una proroga proprio per permettere la buona riuscita della compravendita.

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