Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha telefonato al sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, per esprimere dispiacere per quanto accaduto, oggi, durante la manifestazione dei lavoratori Ast (qui l’articolo sui fatti accaduti). Alfano ha assicurato, inoltre, “massima attenzione alla relazione, tempestivamente richiesta agli uffici competenti, per una precisa ricostruzione dei fatti”. Il ministro dell’Interno, fa sapere il Viminale, ha voluto telefonare al sindaco “per accertarsi del suo stato di salute e per esprimere dispiacere e rammarico per quanto accaduto”. Nel corso della conversazione Alfano ha assicurato, inoltre, massima attenzione nella ricostruzione dei fatti. Questo, “al fine di individuare e perseguire ogni eventuale responsabilità in ordine al ferimento del sindaco ed ai gravi fatti avvenuti”. “Sarà fatto tutto quello che si deve”, ha assicurato, quindi, il ministro Alfano.
Fare chiarezza sui fatti avvenuti è in effetti la richiesta che arriva, unanime, da istituzioni, politici e sindacalisti. Mentre la questura replicava al fiume di critiche ricevute per la condotta della polizia (qui l’articolo), il capo dell’ufficio ispettivo della Polizia di Stato era già stato incaricato di verificare la dinamica dei fatti ed ha già chiesto al questore di Terni una dettagliata relazione. Inoltre parlamentari di ogni schieramento politico avevano presentato interrogazioni urgenti al ministro dell’Interno, Angelino Alfano e il vice ministro, Filippo Bubbico ha fatto sapere che il Governo si è già attivato.
Massimo D’Alema ha espresso “piena solidarietà ai lavoratori e al sindaco di Terni, oggetto di un’incredibile aggressione da parte delle forze dell’ordine” chiedendo al governo “di intervenire immediatamente per accertare e rimuovere chi si è reso responsabile di questo episodio gravissimo”.
“Quello accaduto oggi a Terni è un episodio grave sul quale deve essere fatta immediatamente chiarezza” dice Bubbico, che aggiunge: “Esprimo solidarietà e vicinanza al sindaco di Terni, Di Girolamo, e ai lavoratori delle acciaierie Ast, per quanto accaduto durante la manifestazione di questa mattina. Stiamo procedendo ad approfondimenti sullo svolgimento dei fatti per chiarire la dinamica dell’accaduto e le ragioni del comportamento delle Forze dell’ordine”.
“Capisco l’indignazione e lo sgomento di lavoratori e cittadini di Terni – continua il vice ministro – ma credo sia utile evitare strumentalizzazioni sulla vicenda, anche alla luce della tradizione di apertura e attenzione che le Forze di Polizia hanno mostrato in momenti carichi di disagio e grandi tensioni sociali. Accerteremo immediatamente i fatti – conclude Bubbico – nella certezza che la tradizione democratica della Polizia di Stato venga riconfermata”.
Il sottosegretario degli interni e parlamentare umbro, Gianpiero Bocci, ha parlato con il capo della polizia, Alessandro Pansa, e fa sapere che ci sarà “un’ispezione per accertare le cause che hanno portato agli incidenti accaduti oggi a Terni, durante la manifestazione di protesta dei lavoratori delle acciaierie del Gruppo Ast”. Il sottosegretario spiega inoltre di essere in contatto costante con il prefetto di Terni, Vittorio Saladino, per essere puntualmente aggiornato sugli sviluppi della situazione ed ha espresso vicinanza e solidarietà al sindaco della città, Leopoldo di Girolamo. “Sono dispiaciuto per quanto è accaduto ed il mio auspicio – conclude Bocci – è che la città possa tornare alla normalità consentendo ai lavoratori di restare uniti nella difesa del posto di lavoro”.
Il Consiglio comunale di Terni richiederà invece un incontro formale al questore e al prefetto “per avere spiegazioni su quanto è accaduto sulle responsabilità di una gestione gestita malissimo”. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’assemblea Giorgio Finocchio. “Quanto accaduto oggi costituisce un vulnus all’immagine stessa della città causato da errori di gestione che devono essere individuati affinché non si ripetano mai più”.
Cgil Cisl Uil dell’Umbria “condannano con fermezza – in una nota congiunta – l’azione violenta delle forze di polizia che si è verificata stamani a Terni contro un corteo pacifico di manifestanti. I lavoratori, insieme ai sindacati e alle istituzioni – prosegue la nota – manifestavano, come è successo più volte negli ultimi anni, per difendere il lavoro e il futuro del polo siderurgico ternano. Si tratta di un fatto inaudito e senza precedenti. Inaudito perché con questo attacco a freddo si è prodotta una lacerazione profonda che deve essere assolutamente rimarginata con un’assunzione chiara di responsabilità. Inedito perché dagli anni ’50 nella nostra regione non si verificavano attacchi cosi’ ingiustificati nei confronti del movimento dei lavoratori”.
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