Per la sede e le direzioni della seconda Asl dell’Umbria, contese tra Terni, Foligno e Spoleto, è ancora tutto da decidere. E’ quanto emerso questa mattina a palazzo Spada in due audizioni nelle quali i vertici del Consiglio comunale hanno ascoltato il nuovo direttore generale della Ausl 2, Sandro Fratini e i rappresentati delle principali sigle sindacali.
In particolare Fratini è stato ascoltato per circa due ore nel corso delle quali è stato fatto il punto della situazione. “Il dottor Fratini – ha affermato il presidente del consiglio comunale Giorgio Finocchio – ha dimostrato grande disponibilità nel rispondere alle nostre domande e dobbiamo ringraziarlo anche per la rapidità con la quale ha risposto all’invito che gli abbiamo rivolto”. Nei suoi interventi il neo direttore ha ribadito, tra l’altro, che come previsto dalla delibera regionale, la sede legale della nuova Ausl 2 è momentaneamente a Terni e che, rispetto ad eventuali nuove riorganizzazioni di un territorio particolarmente vasto come quello della nuova azienda (che va dall’area folignate a quella dell’orvietano) non ci sono ancora determinazioni. Per ora si è quindi provveduto a “fotografare” l’esistente, mantenendo al loro posto le dirigenze, così com’erano già insediate nella precedente organizzazione.
Da parte dei rappresentanti del consiglio comunale sono stati sottolineati alcuni problemi “storici” dell’area ternana per quel che riguarda i servizi sanitari: dalle liste d’attesa, all’integrazione tra Ausl e Azienda ospedaliera. Si è anche preso atto della valutazione positiva del nuovo direttore sui due principali progetti con i quali s’intende colmare il gap infrastrutturale dell’area ternana: il progetto per la Città della Salute e quello della nuova struttura ospedaliera di Narni-Amelia, a vocazione principalmente riabilitativa.
“Più in particolare – dice il presidente Giorgio Finocchio – a conclusione dell’audizione, resta ferma la volontà del consiglio comunale di ribadire ciò che era stato deliberato già nel 2011, ovvero che la sede definitiva della nuova Ausl 2 sia a Terni, per ragioni oggettive e di logica, tenendo conto del ruolo della città come secondo capoluogo di provincia dell’Umbria, per un maggior equilibrio geografico delle sedi, con l’obiettivo prioritario di organizzare i servizi ai cittadini nella maniera più efficace ed efficiente”.
Nell’altra audizione, i rappresentanti delle principali sigle sindacali hanno ribadito la richiesta di tenere in considerazione il ruolo della città di Terni, nell’ambito della riforma della sanità umbra. Un ruolo che comporta – hanno detto – oltre alla prioritaria necessità di garantire servizi sanitari adeguati ai cittadini, anche il riconoscimento di Terni come sede della nuova Ausl 2, per questioni di equilibri territoriali, geografici e demografici. Le organizzazioni sindacali hanno anche chiesto di essere chiamate a partecipare al percorso di riorganizzazione a tutti i livelli, ed in questo senso i rappresentanti del consiglio comunale hanno manifestato piena disponibilità a proseguire nell’interlocuzione con le parti sociali.
Domattina, infine, si riunirà di nuovo la conferenza dei presidenti per decidere la data della seduta del consiglio comunale, durante la quale sarà di nuovo trattato il tema della riforma sanitaria dell’Umbria, anche alla luce di quanto emerso dalle audizioni di oggi.