“L’affermazione di voler vendere unitariamente Terni non risolve il problema, la partita è totalmente aperta”: lo ha detto ieri il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini a margine di un convegno organizzato dal suo sindacato a Terni. Il riferimento è all’annuncio di Outokumpu di voler cedere in blocco l’acciaieria ternana evitando quindi lo spezzatino proposto in un primo momento e nel quale la multinazionale finlandese avrebbe voluto trattenere per se il Tubificio e la linea Ba2.
“Siamo semplicemente di fronte al fatto che i finlandesi hanno capito che la forza di questo sito è la sua unitarietà – ha commentato Landini – ma detto questo, il problema per noi rimane. La Fiom ha sempre ribadito che non esiste una Terni spezzettata. Mi sembra che abbiano semplicemente preso atto – ha aggiunto riferendosi alla dirigenza della multinazionale finlandese – che questo è un elemento di fondo. Però la discussione è totalmente aperta, anche perché è singolare che uno ancora prima di comprare dica già che voglia vendere”.
Secondo Landini è quindi necessario coinvolgere anche chi è ancora proprietario del sito siderurgico. “Non può essere che Thyssen faccia da spettatore – ha detto – per questo abbiamo chiesto al governo che convochi anche Thyssen e abbiamo chiesto al governo la possibilità di un tavolo di confronto con tutti i soggetti perché deve essere chiaro quale è la missione industriale e produttiva” del sito.
Dal canto loro i tifosi della Curva Est e l’associazione Primi della strada, in occasione della prossima partita della Ternana contro il Vicenza, daranno luogo a ben 10 minuti di silenzio.
Questo il comunicato con il quale tifosi e Primi della strada spiegano la loro iniziativa:
“L’ incontro del 16/10/2012 a Roma, su cui le maestranze dell’Ast di Terni avevano riservato tante speranze, è stato caratterizzato da una giornata caotica e piena di ‘sorprese’. I rappresentanti di Outokumpu hanno inscenato un balletto, a nostro avviso studiato a tavolino, in cui sono riusciti a dire tutto ed il contrario di tutto in poche ore. Dal sicuro ed irrinunciabile spacchettamento del sito Ternano, ribadito di fronte a sindacati ed istituzioni locali, sono passati in serata, con la presenza del ministro Passera assente in mattinata, ad una possibile messa in vendita dell’ intero blocco.
Strategia affaristico ricattatoria per aumentare valore e potere contrattuale? Chi può dirlo. La cosa certa è che migliaia di famiglie, ed un’ intera città, vivono con la pressione di un ignobile minaccia per una situazione, che se analizzata con razionalità non trova nessuna giustificazione, visto che l’ acciaio Ternano è altamente competitivo sul mercato mondiale.
Noi riteniamo indispensabile tenere alta la guardia e non fermarsi alle semplici apparenze e riteniamo altrettanto indispensabile mettere in atto qualsiasi iniziativa che possa dare visibilità e sensibilità per la questione Ast, portando avanti una battaglia comune, isolando tutti coloro che tentano di dividere il fronte unico dei lavoratori.
Sabato 20/Ottobre/2012 in occasione della partita di calcio Ternana – Vicenza la Curva Est farà 10 minuti di silenzio con il fine di coinvolgere tutto lo stadio e tutta la tifoseria. Il silenzio di uno stadio è forse più rumoroso di qualsiasi coro e se accompagnato da slogan scritti su stendardi, con misure non soggette ad autorizzazioni o stampate su semplici fogli A3, è ancora più incisivo.
Auspichiamo che almeno in questa occasione ci sia la giusta interpretazione delle regole vigenti da parte di steward e digos, visto che l’ Ast è patrimonio di tutti e tanti dei loro genitori hanno lavorato o lavorano presso lo stabilimento Ternano o nell’ immediato indotto con l’ obbiettivo di regalargli un dignitoso futuro, quel futuro che abbiamo l’ obbligo di non negare a tutte le generazioni a venire.
Lo slogan per tutti sarà: FINO ALL’ ULTIMO BULLONE!”