“Perseguire con tutti gli sforzi possibili l’obiettivo di tutelare l’eccellenza delle produzioni e dei livelli occupazionali, scongiurando la chiusura del sito di Narni Scalo della Sgl Carbon”: è la posizione espressa dalle istituzioni nel corso dell’incontro di oggi tra una delegazione parlamentare umbra (Rossi, Gotor e Verini del Pd, Lucidi del M5S) e il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato.
A riferire l’esito della riunione è il senatore del Pd Gianluca Rossi, che ringrazia il ministro “per la sensibilità dimostrata”. Secondo il senatore, per evitare la chiusura dello stabilimento “si è concordato di lavorare alla possibilità di soluzioni alternative all’attuale proprietà, che si deve rendere disponibile a lasciare il sito, valutando opzioni sia tra i competitor sia tra gli utilizzatori”. Rossi ribadisce l’importanza di “inserire la soluzione del problema di Sgl Carbon all’interno di una consapevolezza più ampia riguardante l’area ternana. Per gestire la presenza di multinazionali notoriamente elevata, gli effetti della crisi economica, le ricadute sul piano occupazionale – spiega – sono necessari interventi concreti, in grado di favorire soluzioni reali di reindustrializzazione, in una visione unitaria. Sono infatti unitarietà e approccio integrato le caratteristiche di intervento sull’economia del territori che fin qui sono state in grado di preservarla”.
Oggi a Narni si è anche svolto un Consiglio comunale aperto sulla questione. E’ stato sostenuto che, in caso di chiusura del sito produttivo, per la bonifica ci sarebbero da affrontare costi milionari. Anche per questo la proprietà tedesca, nel caso avesse davvero deciso di dismettere di Narni scalo, farebbe bene a consegnare le chiavi e lasciare la possibilità di trovare soluzioni.