Terni, anziano morto in rapina, carabinieri cercano basisti. Figlio: ”Responsabili paghino”

Inizia a chiarirsi la dinamica della tragica rapina in un’abitazione di Gabelletta di ieri pomeriggio messa in atto da tre rumeni, poi arrestati, che è costata la vita ad un uomo di 91 anni, Giulio Moracci. Le indagini dei carabinieri vanno però avanti per individuare eventuali basisti. Intanto la moglie della vittima, l’85enne Fioranna Fineschi, è stata dimessa dall’ospedale di Terni mentre il figlio dei due coniugi, Filippo, chiede che ora i responsabili paghino.

Secondo la ricostruzione dei militari, la rapina è avvenuta intorno alle ore 13,30, quando due giovani hanno suonato il campanello dell’appartamento dei Moracci, in via Andromeda, ed hanno affermato di dover consegnare un telegramma. Intanto il terzo componente della banda, un 43enne zio di uno dei giovani, è restato in auto (una Bmw nera con targa rumena). La signora 85enne ha aperto ed è stata subito immobilizzata e legata con del nastro adesivo. I due, di 20 e 21 anni, sono poi entrati in camera da letto dove stava dormendo il 91enne. Lo hanno immediatamente legato e lasciato a pancia sotto: sembra che proprio la posizione in cui è stato costretto a lungo sia stata la causa del soffocamento.

Una volta immobilizzati entrambi i coniugi, i rapinatori hanno preso tutti gli oggetti di valore che hanno trovato, quindi sono scesi per raggiungere il terzo componente in attesa nella Bmw. Nel frattempo erano però già arrivati i carabinieri di Terni che dalla mattina stessa stavano tenendo d’occhio quell’auto con targa straniera. Vista la refurtiva, i militari hanno arresto tutti e tre ed hanno iniziato a cercare di capire quale fosse l’appartamento svaligiato: lo hanno individuato sentendo i lamenti dell’85enne.

I tre arrestati, provenienti da Roma e Latina, risultati senza fissa dimora, hanno diversi precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare furti compiuti nel Lazio. Ieri hanno scelto di colpire in quell’appartamento forse anche sapendo che il badante filippino dell’anziano non era in casa. Nella Bmw i militari hanno trovato bandane, cappellini, guanti di lana e da lavoro e un cacciavite.

L’85enne, ricoverata in ospedale in stato di choc, ha appreso dalla morte del marito in tarda serata. L’azienda ospedaliera spiega che “dal punto di vista clinico la signora non presentava nessun problema significativo. Fortemente provata dal punto di vista psicologico, è sempre stata lucida e pienamente consapevole di quanto accaduto”. Questa mattina è stata dimessa.

Il figlio dei due coniugi, Filippo Moracci, che vive in un altro appartamento della stessa palazzina di via Andromeda, interpellato dai giornalisti tramite il citofono di casa, ha detto: “Ora scontino per quello che hanno fatto, una morte così non si augura a nessuno, soprattutto a mio padre che era una brava persona”. Ha poi aggiunto: “Mia madre sta bene. Qui i ladri non erano mai venuti, fortunatamente li hanno presi. Ora paghino”.

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