La scorsa settimana il Consiglio comunale di Terni era terminato in anticipo poiché diversi consiglieri avevano lasciato l’aula per andare allo stadio per assistere alla partita della Ternana. Ieri è cambiato il motivo ma si è ripetuta la stessa scena: la seduta è stata interrotta anticipatamente poiché era in programma l’attivo del Pd nella sede di viale Mazzini. Così molti punti all’ordine del giorno non sono stati dibattuti e votati. Tra questi uno particolarmente atteso dalle persone disabili che è slittato in entrambe le occasioni: quello sull’assistenza socio-sanitaria indiretta.
A presentarlo era stata la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Angelica Trenta, che ieri in una nota ha fatto il punto della situazione spiegando anche che alcuni consiglieri del Pd hanno presentato “un atto che ricalca quello del M5S”. Si aprono quindi concrete speranze per tutte le persone disabili che da tempo chiedono la possibilità di scegliere come e da chi ricevere l’assistenza che spetta loro.
Scrive Trenta: “Più di un mese e mezzo fa ho depositato un atto di indirizzo avente per oggetto l’assistenza socio-sanitaria indiretta per le persone con disabilità. L’atto purtroppo è slittato più volte e ad oggi non è stato votato. Il PD, data la forte attenzione anche mediatica che tale atto aveva suscitato fra le varie associazioni che si occupano di tutela dei diritti dei disabili, si era detto interessato a discuterne affermando che in Consiglio comunale non l’avrebbe votato, ma che lo avrebbe rinviato in Commissione per integrarlo e discuterne”.
“Avevo più volte chiesto al Presidente del Consiglio – prosegue la nota di Angelica Trenta – che l’atto fosse messo come primo punto all’ordine del giorno in modo tale da rendere possibile la presenza dei tanti cittadini disabili che non hanno la possibilità di rimanere ad assistere alla seduta per l’intera durata della stessa, cittadini e appartenenti ad associazioni che hanno contribuito grazie ai loro indirizzi e consigli all’elaborazione dell’atto firmato dal M5S frutto delle idee di chi è più competente in materia”.
Ieri, prosegue Trenta, “a sorpresa, alcuni consiglieri del PD presentano e depositano un atto che ricalca quello del M5S. È un po’ meno dettagliato, ma la sostanza è la stessa. Allora: dal momento che a nostro avviso la battaglia per i diritti dei disabili non ha e non deve avere bandiere, e dato che la nostra proposta si era resa necessaria poiché la questione dell’assistenza socio-sanitaria indiretta sembrava essere stata da tempo accantonata, non possiamo che essere soddisfatti nel constatare che la tematica sia tornata d’interesse generale. Per questo mi sono precipitata ad apporre anche la mia firma all’atto presentato dalla maggioranza, sebbene non comprendo la necessità o le logiche ‘politiche’ sottese al voler quindi bocciare un atto (quello del M5S) per riproporne uno identico al consiglio successivo. Dal momento che il politichese e le strategie ad esso sottese ci interessano fino a un certo punto, invito di nuovo tutti i cittadini in consiglio comunale quando si tratterà l’atto del M5S: a breve sapremo la data e la comunicheremo e se anche verrà bocciato, almeno abbiamo la certezza che il Pd ne ha proposto uno identico e che quindi alla fine sarà approvato. L’importante è questo!”.
“La nostra unica speranza – conclude Trenta – è che, finalmente, i diritti alla libera scelta e alla vita autonoma e indipendente del disabile vengano concretamente rispettati. Che sia il M5S o il Pd o l’ex-Pdl a proporre la questione non ci interessa: l’importante è che si voti e che l’Umbria e il Comune di Terni si adeguino alle Regioni ad oggi più virtuose in tutela del diritto alla scelta del cittadino disabile e dei suoi familiari”.