Questa mattina Paolo Crescimbeni, candidato a sindaco di Terni del centrodestra, aveva risposto alle 9 domande poste l’altro ieri dal Movimento 5 Stelle. Nel pomeriggio, sui quesiti è intervenuto anche il candidato sindaco del centrosinistra, Leopoldo Di Girolamo. Lo ha fatto con un comunicato in cui non c’è alcuna risposta alle 9 domande. Il sindaco uscente si è infatti limitato a sostenere di aver già chiarito le proprie posizioni circa quei temi nel corso della campagna elettorale e di essere aperto a discuterne nel nuovo Consiglio comunale.
Il comunicato di Leopoldo Di Girolamo in risposta alle domande del M5S:
“Il programma elaborato insieme alla coalizione che sostiene la mia candidatura, rappresenta il progetto del centro sinistra sugli assi fondamentali per il futuro della città: lavoro e sviluppo, ambiente, mobilità, decoro urbano, infrastrutture, welfare, cultura, commercio e turismo. Questi temi sono stati ampiamente dibattuti durante la campagna elettorale, insieme ai cittadini e attraverso i media. Le nostre posizioni in merito, su cui i ternani si sono espressi attraverso il voto dello scorso 25 maggio, sono emerse in maniera chiara. Ciò è avvenuto anche per alcune questioni specifiche sollevate dai 5 Stelle – dalla formazione della giunta al tema ambientale, dal futuro del polo museale a quello degli eventi valentiniani – già oggetto di ripetuti confronti e prese di posizione. Gran parte dei temi citati riguarderanno direttamente il rinnovato consiglio comunale – e non la giunta -, dove il confronto sarà, da parte nostra, costruttivo e aperto ai contributi di tutte le forze politiche. In quella sede si potranno verificare, seriamente, possibili convergenze su temi che avranno come unico interesse la città e il suo sviluppo.
Crediamo si tratti di un atteggiamento responsabile e pragmatico, diverso da quello tenuto da chi, dopo gli stracci (e che stracci) volati in campagna elettorale, scopre ora – folgorato sulla via del ballottaggio – inedite consonanze, figlie di pericolose inversioni ad U. A ritirare la patente, politica, ci penseranno come sempre gli elettori”.