Terni, bruciano potature olivi senza autorizzazioni: due denunce della forestale
Nel primo caso la pattuglia è intervenuta lungo la strada di Fontana della Mandorla a seguito della segnalazione di intenso fumo che disturbava i residenti. Giunti sul posto gli agenti hanno sorpreso il proprietario del terreno mentre stava alimentando il fuoco con rami di ulivo: l’uomo ha dichiarato di non avere alcuna autorizzazione per lo svolgimento di tale attività. Analoga scoperta è stata fatta a Fernetta, frazione di Avigliano, in un altro terreno.
Questi due interventi, che sanzionano la pratica di bruciare “rifiuti vegetali” sembrano stridere con le decisioni delle amministrazioni locali che proprio ad Arrone (ma anche ad Avigliano Umbro) hanno concesso tutte le autorizzazioni per la realizzazione di una centrale a biomasse che dovrebbe bruciare quotidianamente proprio “rifiuti vegetali”. E non semplici potature ma grandi quantità di olio. Il tutto nonostante nella vicenda non manchino scatole cinesi, lati oscuri e forti perplessità.
Insomma, ad Arrone ed Avigliano Umbro i cittadini non possono bruciare potature di olivi ma società di vario genere (anche non trasparenti, come nel caso di quella di Arrone) ottengono dalle Amministrazioni tutte le autorizzazioni per bruciare olii e biomasse.