Terni, Consiglio approva regolamento per concessione beni immobili ad associazioni e centri sociali

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Palazzo SpadaCi sono voluti oltre due anni ma alla fine è arrivato: il Comune di Terni ha un nuovo regolamento per la concessione di beni immobili ad associazioni e centri sociali. Per anni l’attribuzione di edifici e spazi a centri sociali ed altre organizzazioni è avvenuta senza dei criteri ben definiti ed Ancescao Terni aveva più volte chiesto un regolamento per fare chiarezza e mettere fine a disparità di trattamento. Ora la richiesta è stata esaudita ma resta un aspetto un po’ controverso: se per i nuovi contratti e per il rinnovo di quelli già scaduti sarà normalmente adottato il nuovo regolamento, per tutti gli altri contratti non ci sarà alcun adeguamento, resteranno in vigore senza subire alcuna modifica fino al primo gennaio 2015. Una decisione in cui alcuni leggono la volontà dell’amministrazione comunale di lasciare intatti i privilegi di cui godono alcune associazioni e mettervi mano soltanto dopo le elezioni di maggio-giugno 2014 garantendosi così il loro appoggio elettorale.

Sconti canone d’affitto. Il nuovo regolamento è stato approvato ieri dal Consiglio comunale tra non poche polemiche dell’opposizione e qualche critica della stessa maggioranza. Per le diverse tipologie di organizzazioni, sono previsti sconti che vanno dal 50% al 100% sul canone di affitto. Il canone completamente gratuito è previsto per soggetti operanti nel campo dei servizi socio-assistenziali e dei beni ed attività culturali dell’istruzione e della formazione che svolgano attività di interesse generale sulla base di progetti specifici redatti o approvati dal Comune di Terni. Sconto dell’80% per gli stessi soggetti che pur svolgendo attività di interesse generale, operano senza un progetto approvato dal Comune. Sconto del 50% del canone di affitto è invece previsto per i soggetti operanti nei settori ricreativo, culturale, sportivo, ambientale, turistico, aggregativo e sociale che svolgono la propria attività prevalentemente nei confronti dei propri associati. A prescindere dalla tipologia di attività, le utenze e i costi di gestione saranno interamente a carico delle associazioni.

Il regolamento riguarda anche gli immobili ad uso commerciale che ovviamente non godranno di alcuno sconto. Per il consigliere David Tallarico (PTca) quegli immobili sono comunque “affittati a canoni troppo bassi” ed occorre affrontare anche questo aspetto.

Vicesindaco. “Per la prima volta – ha detto il vicesindaco Libero Paci che ha illustrato l’atto al consiglio – abbiamo dato luogo ad una regolamentazione organica di una materia importante riguardante decine e decine di associazioni cittadine di tutti i generi, dallo sport alla cultura, che usufruiscono di locali di proprietà comunale per poter svolgere le proprie attività. Il nuovo regolamento garantisce trasparenza, parità di trattamento e sostenibilità economica da parte dell’Ente”. Per Paci sono state superate criticità e disparità che si erano create negli anni e si sono poste le basi per consolidare le politiche di sostegno all’associazionismo, “una realtà estremamente importante e diversificata in città”.

Emendamenti. Alcuni consiglieri d’opposizione avevano presentato un emendamento (firmato da Cinzia Fabrizi, Baldassarre, Melasecche, Ciaurro, Cicioni e Crisostomi) con il quale si chiedeva la pubblicazione semestrale dei dati sugli immobili concessi, con i relativi canoni e la percentuale di agevolazione, comprese eventuali altre agevolazioni, come le riduzioni sul pagamento delle utenze”. Con l’emendamento si chiedeva anche di anticipare al 31.12.2013 l’entrata in vigore del nuovo regolamento per i contratti esistenti e non ancora scaduti. L’opposizione ha ottenuto la pubblicazione periodica dei dati me non l’anticipo di entrata in vigore del regolamento che è stato bocciato dalla maggioranza.

Dibattito. Per Cinzia Fabrizi (LB) “avere un regolamento che disciplina sia la concessione dei locali che le agevolazioni è estremamente importante, anche a sostegno del mondo dell’associazionismo. Il fatto strano è che non ci fosse fino ad oggi”. La Fabrizi aveva auspicato l’anticipo dell’introduzione integrale del regolamento “per evitare nuove situazioni difformi”.

Critico Mauro Nannini (FdS) secondo cui “il lavoro fatto è stato sicuramente positivo, ma occorre distinguere bene la tipologia e le attività delle associazioni per le agevolazioni”. Secondo il consigliere comunale, applicando uno sconto del 50% e non maggiore ad associazioni culturali, ambientali e sociali, si rischia di vederne chiudere molte.

Per Giocondo Talamonti “il regolamento è il modo migliore per sostenere oggi un fenomeno importantissimo per la nostra città, quale è l’associazionismo, mettendo ordine nel settore”.

Leo Venturi (Terni Oltre) trova “singolare” che “l’applicazione piena del regolamento sia spostata al 2014”. Per Venturi occorrerebbero verifiche periodiche e costanti da parte dei tecnici comunali sulle condizioni dei beni comunali affidati a terzi.

Giampiero Amici (Pd) ha sostenuto che con il regolamento si apre una fase nuova e si dà luogo a situazioni nuove. Per questo occorrono dei tempi tecnici e organizzativi per far adeguare chi già utilizza i beni immobili comunali.

Enrico Melasecche (Udc) ha chiesto che, prima ancora della pubblicazione dei dati col bilancio preventivo, vengano resi noti i costi e i contributi per le utenze. “Sono dati da far sapere oggi, per trasparenza, e non dopo le elezioni”. Anche Melasecche ha criticato il differimento dell’applicazione integrale del nuovo regolamento, rispetto “ad una situazione attuale illegittima” che non pone sullo stesso piano le associazioni.

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