Terni, desertificazione del centro, Comune studia maxi-riduzione fiscali per nuove attività
Dichiara l’assessore: “Stiamo lavorando, per le nuove attività commerciali, ad una ipotesi che preveda una diminuzione di tre punti dell’Imu, con un’aliquota del 4.6 per mille. Si tratterebbe dell’aliquota minima consentita dalla normativa nazionale, che porterebbe a una riduzione effettiva superiore al 50%. Facendo una simulazione un negozio C1 classe 9, di 102 mq passerebbe da un’imposta Imu di 2634 euro a 1262. Per la Tasi, invece, abbiamo margini di manovra più ampi e quindi stiamo studiando l’annullamento completo della tassa. Si tratterebbe di due provvedimenti con validità triennale”.
Sarebbero in effetti i primi interventi significativi in favore del centro storico: “L’intento è quello di dare una spinta all’apertura delle nuove attività in un area cittadina che soffre di una contrazione delle attività di vendita e che merita, invece, un’attenzione particolare quale centro commerciale naturale. La logica è anche quella di un ‘investimento’ su futuri contribuenti, fra tre anni avremo ulteriori attività commerciali capaci di pagare sia la Tasi che l’Imu. Il nostro – conclude l’assessore Piacenti D’Ubaldi – sarà un provvedimento interassessorile, che vede protagonista anche l’assessorato al Commercio, nell’ambito delle politiche di incentivo e di valorizzazione delle attività del centro cittadino”.
Resta ora da vedere come la prenderanno i commercianti di vecchia data e tutti quelli che non otterranno alcuno sgravio.