Il 2015 per Terni si è chiuso con l’attribuzione di “maglia nera d’Italia per l’inquinamento di polveri sottili” da parte di Isde. E il 2016 si apre così, inevitabilmente, all’insegna dello stesso tema. Oggi il Movimento 5 Stelle accusa il Partito Democratico e l’amministrazione comunale di non essere in grado di fronteggiare l’emergenza ambientale, critica il taglio degli alberi in città e sostiene che il Pd non stia tutelando gli interessi dei cittadini ma solo gli affari privati legati alla cementificazione, agli inceneritori, alle multinazionali e alle cooperative.
LA SITUAZIONE Nell’ultimo mese a Terni la quantità di polveri sottili nell’aria sono risultati costantemente al di sopra dei limiti fissati dalla legge: sia quelli del pm10 che, ancor più marcatamente, quelli del pm2,5. Il 21 dicembre scorso l’amministrazione comunale aveva annunciato che i provvedimenti antismog (blocco del traffico e limitazioni ai riscaldamenti) sarebbero scattati a partire dall’11 gennaio 2016. Provvedimenti che negli anni passati sono risultati del tutto inefficaci e che per Isde arrivano con una tempistica assolutamente inappropriata.
Proprio replicando alle critiche di Isde, il 31 dicembre l’amministrazione comunale aveva difeso i provvedimenti che entreranno in vigore a partire dall’11 gennaio e annunciato di essere pronta “a recepire il decalogo definito dal ministro Galletti e condiviso con le regioni e maggiori aree metropolitane, compreso quello che riguarda il momentaneo abbassamento dei limiti di velocità in città”.
M5S Il comunicato del Movimento 5 Stelle:
“Era il 2014 e come spesso siamo abituati a ridosso di ogni tornata elettorale, si odono propinare da parte di chi governa fiabeschi racconti verso i cittadini. E quale migliore luogo per creare un clima da fiaba se non un bosco urbano? Questo era stato promesso agli elettori ternani al fine di migliorare la qualità dell’aria e più in generale la qualità della nostra vita.
Come non lasciarsi affascinare da questo rassicurante scenario? Ma una volta vinte le elezioni, il PD ha subito richiuso il libro delle favole, utile solo ad incantare i propri elettori, e le promesse hanno lasciato spazio alla realtà; nessun bosco urbano è stato progettato, ma in compenso le motoseghe dall’assessore Bucari, vero e proprio flagello degli alberi, si sono accese con la scusa dell’emergenza maltempo e ancora non si fermano.
Ricordiamo che proprio in questi giorni il Dott. Mauro Mocci dell’Iside, intervenendo durante la trasmissione Cuore e Denari di Radio24, ha definito Terni ‘maglia nera d’Italia per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria da polveri sottili’. Il giudizio oltre alla descrizione della ormai nota quanto tragica situazione ambientale è stato inasprito dall’aggravante dell’immobilismo della giunta.
Mentre per affrontare questa emergenza l’assessore all’ambiente Giacchetti riusciva al massimo a balbettare 4 idee fumose (quanto le ciminiere degli inceneritori che vanno senza sosta), il suo collega Bucari assai più ‘concreto’ consentiva al taglio di altri alberi, sottraendo ossigeno alla città, senza colpo ferire.
E pensare che gli alberi, il verde e lo stop alla cementificazione selvaggia in molte realtà rappresentano l’architrave dei provvedimenti volti a contenere e mitigare proprio i danni causati dalle polveri sottili e dall’inquinamento in generale.
Gli alberi, come riportato anche dal Corriere della Sera in un articolo dal titolo:
‘Foreste urbane contro le polveri sottili’, ‘non solo rappresentano l’interruzione di un’architettura fatta di mattoni e asfalto, ma rappresentano un elemento naturale per migliorare il «clima» della città. In che modo? Assorbono inquinanti e abbassano l’effetto «isola di calore» creato da riscaldamento e strade. In città come Stoccarda, ad esempio, i viali alberati vengono sfruttati come «corsie preferenziali» per spostare gli inquinanti. Gli alberi infatti sono in grado di influire sui venti e quindi sulle polveri disperse nell’aria’.
Le foreste urbane in altre regioni sono state finanziate con i soldi del piano di sviluppo rurale. Purtroppo anche in questo caso, pur senza bosco, il comune ha recitato il ruolo della ‘bella addormentata’ e non si è attivato minimamente per far si che il PSR rendesse finanziabili questo tipo di misure.
Constatiamo per l’ennesima volta come il PD non sia in grado di rappresentare una forza di governo capace di amministrare la crisi ambientale complessa che affligge la nostra città, si continua con l’amministrazione di vecchio stampo, favorendo interessi legati alla cementificazione, agli inceneritori, alle multinazionali e alle cooperative. Li avevamo avvisati con comunicati ed atti formali, ma sul tavolo del PSR il Comune di Terni risulta: ‘non pervenuto’ ed insieme ad esso risultano non pervenute le istanze del nostro territorio.
Pronti a fare la nostra parte con idee e voti, iniziamo questo 2016 con la consapevolezza che la fumosità del Partito Democratico, inquina l’aria di Terni al pari delle ciminiere”.