Per rendere le acciaierie di Terni più competitive è necessario che le istituzioni e la comunità ternana si faccia carico della costruzione di una centrale termo-elettrica. La proposta, che farà rizzare i capelli a tutti coloro che sono già preoccupati per la situazione ambientale della Conca, arriva dalla lista civica Il Giacinto che alle prossime elezioni comunali candida a sindaco Vanio Ortenzi e che tra i promotori ha Franco Mangialardi.
Il Giacinto in un comunicato argomenta così la proposta: “E’ il tormentone che affligge l’Ast da quando sono finiti gli aiuti di Stato per l’energia elettrica a prezzo politico. Se ne discute da anni, alla ricerca di una soluzione che possa rendere competitiva l’azienda di viale Brin sui mercati internazionali, visto che il costo dell’energia elettrica incide per quasi il 30 per cento sul costo finale di ogni tonnellata di acciaio prodotto. Nonostante le varie discussioni non si è venuti a capo di una soluzione tecnico-politica. La lista civica Il Giacinto – prosegue il comunicato – è pronta ad affrontare il problema e a risolverlo una volta per tutte. Se si vuole che le mitiche Acciaierie di Terni siano passato e futuro certo, se si vuole che al di là delle multinazionali che se la passano di mano l’Ast resti sempre e per sempre un’importante realtà per questo territorio, allora serve una risposta sui costi energetici. I concorrenti principali delle Acciaierie o producono energia nucleare (Francia e Giappone) o non si preoccupano dei problemi ambientali (Cina e Corea). Serve quindi una soluzione che renda compatibili questi due opposti scenari, per Terni entrambi non praticabili”.
Il comunicato continua: “Recentemente il governo tedesco, per non ricorrere ad aiuti di Stato nei confronti delle aziende siderurgiche, ha ridotto gli incentivi alle rinnovabili per non gravare sulle bollette dei cittadini tedeschi e ha ridotto l’imposizione fiscale alle aziende energivore. “E’ necessario che Terni chieda ai proprietari delle Acciaierie, chiunque essi siano, di sviluppare delle filiere di produzione di prodotti inossidabili, in partecipazione con altre aziende del territorio provenienti da altre territorialità nazionali ed internazionali, per creare occupazione. La comunità ternana – è questo il punto focale della proposta de Il Giacinto – dovrà offrire la propria disponibilità alla costruzione di una centrale termo-elettrica, che fornisca le più ampie garanzie ambientali, per produrre energia elettrica per le Acciaierie e per il tessuto industriale di tutto il territorio ternano, e rendere così più competitiva sia l’Ast che tutte le altre aziende che vi gravitano intorno”.
In conclusione si legge nel comunicato: “Su questa proposta Il Giacinto è disponibile al confronto con tutte la altre forze politiche, sindacali, imprenditoriali, ambientaliste e con la pubblica opinione”.