Terni, inceneritori, Di Girolamo: “No ad ulteriori carichi ambientali”
La vera notizia che emerge dalla conferenza stampa è però l’attenuazione del negazionismo ambientale. Il sindaco ha infatti esplicitamente ammesso l’esistenza di criticità ambientali e sanitarie ed ha riconosciuto la validità del rapporto Sentieri. Può sembrare poco – lo è in termini assoluti – ma per chi fino a pochi mesi fa sosteneva che “la situazione ambientale non è allarmante“, che denunciava “campagne strumentali” di stampa e media, che assicurava che non fossero necessari altri studi epidemiologici, un simile cambio di prospettiva deve aver comportato un certo sforzo (iniziato dal sindaco con la prima giravolta dello scorso gennaio).
Questa mattina Di Girolamo ha infatti sostenuto che “non dovranno esserci ulteriori carichi ambientali sulla conca ternana” aggiungendo addirittura che “la necessità della riduzione delle esposizioni ambientali è un elemento che sarà ripreso e rafforzato”.
Nel corso della conferenza, è stato affermato che “Terni, per la sua situazione storica, è uno dei siti regionali e nazionali più sorvegliati”. Quindi l’ammissione dell’esistenza di dati ritenuti “significativi”, in particolare sul fronte delle patologie respiratorie, e “diffuse criticità rispetto alle matrici ambientali”. Dati che oggi si possono quindi menzionare senza incorrere nell’accusa di “atteggiamento terroristico” da parte del primo cittadino. Anzi, proprio sulla base dei dati che qualche mese fa erano “terroristici”, il Comune ha annunciato l’avvio di uno studio epidemiologico da parte della cattedra di Igiene dell’Università di Perugia, grazie ad un finanziamento della Fondazione Carit, per valutare l’incidenza delle patologie neoplastiche sul territorio.
Domani, in concomitanza con la conferenza dei servizi per l’inceneritore ex Printer, è in programma un nuovo presidio del comitato No inceneritori davanti palazzo Bazzani.