Il Partito della Rifondazione Comunista di Terni porta in Consiglio comunale il tema della “tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente, della qualità dell’aria nella conca ternana”. Come evidenziato poche settimane fa da un’inchiesta di Terni Oggi nella città di San Valentino si registrano infatti livelli molto alti di inquinamento dell’aria e di mortalità per tumore (qui l’articolo).
In un’interrogazione il consigliere Mauro Nannini ricorda che Terni è rientrata nello studio Sentieri come città dove si muore di più e spesso per malattie tumorali, essendo considerata tra le aree più inquinate. Nel documento viene anche sottolineato il pericoloso livello di polveri sottili registrato dalle centraline dell’Arpa in alcune zone della Conca. Un problema per Prc che potrebbe essere aggravato se effettivamente l’inceneritore di Maratta riprendesse già a Novembre a bruciare pulper. Con l’interrogazione Nannini chiede quindi al sindaco quali provvedimenti voglia attuare per tutelare la salute dei cittadini.
Qui sotto il comunicato del Partito della Rifondazione Comunista:
“Oggi, lunedì 15 Ottobre 2012, su mandato della Commissione Ambiente del Partito della Rifondazione Comunista di Terni, il Consigliere Comunale Mauro Nannini (gruppo Prc-FdS) presenterà un’interrogazione dall’oggetto “Provvedimenti volti alla tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente, della qualità dell’aria nella conca ternana”, per la quale è stata richiesta risposta urgente in forma scritta.
L’Istituto Superiore di Sanità ha avviato un progetto chiamato “Sentieri” (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) dove sono stati individuati i luoghi nel nostro Paese dove si muore di più e spesso per malattie tumorali, ovvero in prossimità delle aree più inquinate. Tale studio, durato dal 2007 al 2010 e presentato alla fine di Settembre di quest’anno, contempla l’analisi della mortalità delle popolazioni residenti in prossimità di alcune zone chiamate Sin, ovvero Siti di interesse nazionale per le bonifiche; tra i casi più critici sono state individuate le aree di Taranto, Terni, Massa Carrara, Litorale Domizio Flegreo, il bacino del fiume Chienti, Priolo, Sulcis Iglesiente.
Lo studio ha rilevato che il più alto tasso di mortalità si è registrato nei pressi dei grandi centri industriali attivi o dismessi, aree dove si smaltiscono rifiuti industriali e pericolosi.
A Terni, inoltre, è presente un “sito di interesse nazionale per le bonifiche (SIN)”, cioè l’ex discarica di Papigno, oltre al complesso discariche di Vocabolo Valle a Pentima e l’area Ex-Lanificio Gruber.
Non possono essere più trascurati i livelli di polveri sottili (Pm10 e Pm2,5), monitorati dall’Arpa Umbria, che da molti anni risultano preoccupanti al quartiere Le Grazie, nei mesi autunno-invernali, ovvero abbondantemente oltre i 35 giorni di sforamento del limite di 50 µg/m³ previsti dalla legge e in relazione all’attività dell’acciaieria anche al quartiere Prisciano; i contributi maggiori di polveri sottili, secondo gli studi dell’Arpa Umbria, sono dovuti al risollevamento delle polveri dal suolo, all’industria ed al traffico. La centralina del quartiere Le Grazie è risultata essere la più affidabile in termini di misurazione dei vari valori, rispetto a tutte le altre vecchie centraline cittadine sottostimanti del 20-30% i valori misurati poiché funzionanti con una tecnologia obsoleta.
Riguardo all’Ozono, i valori limite (definiti valori bersaglio), sono stati superati nell’estate 2012 numerosissime volte (in quasi tutte le centraline anche di tre volte rispetto al 2011) creando un elevato rischio all’esposizione di questo gas tossico pericoloso per la salute degli ignari cittadini.
A ciò si somma il traffico veicolare nella città di Terni, che ha raggiunto livelli preoccupanti, avendo a Terni oltre 80 automobili ogni 100 abitanti; riguardo a questo negli anni passati sono risultati inefficaci i provvedimenti di limitazione del traffico, anche in ragione della loro tardiva ed incostante attivazione.
Ciliegina sulla torta, presumibilmente dal mese di novembre 2012, riprenderà l’attività dell’inceneritore Terni-Ena, di proprietà Acea, a Maratta, andando a bruciare pulper di cartiera, ovvero un 70% di plastiche, metalli, vernici ed un 30% di cellulosa.
A fronte di tutto ciò, si chiede al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente ed al Presidente del Consiglio Comunale, quali azioni strategiche, volte alla risoluzione dei continui superamenti di numerosi valori critici dannosi per la salute dei cittadini, si intende attuare nell’immediato prossimo futuro.
Inoltre quali provvedimenti a medio-lungo termine volti alla riduzione del traffico veicolare si intende attuare e quali iniziative, a scopo preventivo, volte all’informazione quotidiana del cittadino circa i rischi per la salute ed il superamento di valori critici si intende realizzare, sulla base dei monitoraggi quotidiani dell’ARPA.
Per di più si ritiene prioritario conoscere quale posizione e quali iniziative si intende assumere riguardo alla prossima riattivazione dell’inceneritore Terni-Ena, che andrà a sovraccaricare il già assai precario stato di salute dell’aria, dell’ambiente e dei cittadini ternani, tenendo conto che diverse regioni italiane hanno rinunciato all’obsoleta e dannosa tecnologia dell’incenerimento o si sono comunque date una precisa scadenza per interrompere responsabilmente tale attività.
Infine si ritiene necessario conoscere lo stato di avanzamento dei lavori di bonifica dei siti della ex discarica di Papigno, del corpo discariche di Vocabolo Valle a Pentima, dell’area ex Lanificio Gruber. Infine si chiede di apprendere lo stato delle verifiche e dei controlli sugli impianti di riscaldamento cittadino”.