Terni, inquinamento, ipotesi divieto per stufe e camini, M5S: “Ridicolo, spengano inceneritori”

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thomas-de-lucaTra le misure per abbattere il livello di polveri sottili nell’aria che dovrebbero scattare dopo il 6 gennaio 2016, il Comune di Terni starebbe pensando di non limitarsi al blocco del traffico ma di vietare anche l’accensione di stufe a camini. Per ora è soltanto un’ipotesi riportata da alcuni articoli e che viene giudicata “ridicola” dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca. Il quale chiede invece lo spegnimento dei due inceneritori.

Il comunicato di Thomas De Luca:

“Potranno impedirci di accendere il camino o di scaldarci con le stufe, ma Di Girolamo e Marini non proferiscono parola per gli sbuffi incessanti degli inceneritori che bruciano giorno e notte. La ridicola misura che potrebbe essere promulgata in queste ore rischia di colpire direttamente i cittadini, in particolar modo le fasce più deboli della società. Con lo stesso piglio con cui hanno cercato di farci credere che a contaminare gli alimenti erano i cittadini di Borgo rivo che bruciavano le buste di plastica per strada. Come nel libro 1984 di Orwell, l’intelligenzia del Partito Democratico scrive e riscrive la verità a proprio uso e consumo.

Mentre si apprestano a violare i nostri bisogni primari, distribuiscono in tutta l’Umbria autorizzazioni per inutili centrali a biomasse. Proprio a tal proposito, oggi l’assessore regionale all’ambiente Cecchini ha fatto riferimento, nel corso del question time, di “fabbisogno di cdr”. Fabbisogno per chi? Necessario forse per i lobbisti, cementieri e inceneritoristi. Invece di sparare queste stratosferiche balle dovrebbero occuparsi di fare il proprio lavoro.

Mentre nel nord Italia molte regioni hanno praticamente ottenuto l’eliminazione della costruzione di nuovi impianti di incenerimento dal piano Sblocca Italia, il dispiegamento eccezionale di forze annunciato da Paparelli ha avuto il risultato di portare da 140mila a 130mila le tonnellate di rifiuti che verranno bruciate a Terni. Ma andiamo oltre gli inceneritori.

Circa 20 mila persone sono esposte ogni santo giorno a valori folli di metalli pesanti. Superato di gran lunga il limite di legge con un valore annuale di nichel di 28,4 ng/m3 sull’obbligo di non superare i 20. Un esercito di cittadini cromati, interi quartieri ricoperti di cromo. La media di questo metallo ricaduto sul suolo ovvero sulle terrazze, sulle auto, negli orti, sulle case a raggiunto nel 2015 i 1.363,1 µg/m2 con luglio a 2.656,4 µg/m2.

In alcuni luoghi di Borgo Bovio si sono raggiunti livelli maggiori per più del doppio rispetto a quelli riscontrati dentro agli impianti produttivi delle acciaierie di Aosta. Mentre l’assessore gioca e si diverte, l’atto con cui il M5S Umbria chiede che venga monitorato il livello di cromo esavalente presente nell’aria è bloccato dal Partito Democratico in commissione da più di 6 mesi.

Oggi bisogna avere il coraggio di dire che il negazionismo ambientale è una “montagna di merda”. I politici non toccano gli interessi economici delle lobby che finanziano le loro campagne elettorali e che sostengono la loro attività politica. Molto più facile è invece prendersela con chi non può difendersi. Questa attività è però possibile solo attraverso il sostegno di istituzioni scientifiche e tecniche che sviluppano i supporti teorici alle loro balle.

Prima di bloccare i nostri riscaldamenti, bloccate i vostri inceneritori”.

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