Una ulteriore criticità ambientale nella provincia di Terni: la denuncia ancora una volta è di Andrea Liberati del Movimento 5 Stelle che rende noti dati che attestano una forte contaminazione da diversi inquinanti nell’area di Narni Scalo in cui operava la Sgl Carbon (ora il sito è stato rilevato dalla nuova Elettrocarbonium).
Il comunicato di Andrea Liberati:
“SGL Carbon: divulghiamo oggi i risultati preliminari delle indagini di caratterizzazione concluse nel 2014 sul sito industriale di Narni Scalo. Numerosi enti pubblici, tra cui la Regione Umbria, hanno ricevuto tale report già da diverse settimane, ma non lo hanno affatto comunicato alla popolazione, come sarebbe stato doveroso. Lo rendiamo noto noi, avendolo ottenuto dalla Provincia di Terni ai sensi del D. Lgs. 195/2005.
Come mostrano incontrovertibilmente i documenti acclusi, le acque di falda sottostanti l’area, pur non legate alla rete idropotabile, sono pesantemente contaminate da metalli, idrocarburi (IPA) e trielina, con maggiore concentrazione degli inquinanti sul sito denominato ‘Narni 1’. Osserviamo la situazione più da vicino:
1. 10 campioni su 13 mostrano eccedenze per quanto riguarda gli IPA;
2. un campione di acqua di falda registra valori di trielina 12.800 volte superiori alla soglia massima prevista, un numero da fantascienza;
3. 18 campioni su 39 presentano tenori eccedenti per il ferro –anche fino a 30 volte sopra il tasso di allarme- e manganese –nove volte oltre il livello massimo ammesso.
La trielina è considerata un cancerogeno fortemente sospetto, classe 2A IARC per cancerogenicità su fegato e vie biliari, con possibili relazioni con linfomi non Hodgkin. Studi condotti in questi anni hanno evidenziato che gli esseri umani a lungo esposti alla trielina hanno una probabilità sei volte maggiore di sviluppare il Parkinson.
La società privata, incaricata della caratterizzazione, ritiene “necessario eseguire ulteriori indagini nell’area”, stimando per ora i costi di tali approfondimenti e degli interventi di bonifica in circa € 7.000.000. I costi socio-sanitari –magari sostenuti sinora in assoluta inconsapevolezza- restano invece sconosciuti: alla luce di tale diffusa contaminazione, forse andrebbero individuati con maggiore puntualità da parte degli organi competenti che, spesso solerti in parate pre-elettorali, essendo subalterni alle multinazionali, non sono per nulla rapidi nel segnalare alle comunità interessate situazioni quali queste, gravissime e probabilmente di lunga data”.