L’Isrim, l’Istituto di ricerca sui materiali speciali di Terni, con sede a Pentima, per la maggior parte di proprietà pubblica, è stato dichiarato fallito dal tribunale di Terni. Era l’epilogo che si temeva da mesi e che è arrivato dopo l’istanza di fallimento presentata da un dipendente che deve percepire 20 mila euro di Tfr. Come noto, la situazione di sofferenza economica dell’istituto si è trascinata però per anni, senza che le istituzioni locali (Regione Umbria, Provincia e Comune di Terni) che detengono la maggioranza delle quote, siano riuscite a trovare una soluzione benché non abbiano risparmiato promesse. Ora i sindacati chiedono alla Regione (socio di maggioranza) la ricollocazione di tutti i lavoratori presso le istituzioni e le loro partecipate.
Le segreteria provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, in una nota firmata da Sergio Cardinali, Fabrizio Framarini e Franco Di Lecce ritengono che il fallimento dell’istituto sia “un’altra sconfitta per il sistema territoriale”. Questa volta però, commentano i sindacati, a chiudere i battenti è “l’istituto di ricerca pubblico dove sono stati spesi ingenti risorse economiche pubbliche per l’acquisto di macchinari all’avanguardia. Dove sono state occupate professionalità e saperi per essere di supporto al sistema delle imprese artigiane ed industriali presenti sul nostro territorio”.
I sindacati ricordano che “dopo l’approvazione della risoluzione del consiglio regionale dell’Umbria, l’accelerazione della modifica dello statuto dell’Asm, per permettere la creazione di una società per la ricerca, e la disponibilità messa in campo dal Sii per affidare un po’ di attività, che attraverso risorse economiche fresche, permettessero di intervenire sulla procedura fallimentare in corso, avevamo quasi creduto che si potesse uscire positivamente da una situazione disastrosa. Purtroppo – proseguono – abbiamo dovuto registrare una riunione dove mancavano i liquidatori, una seconda convocazione in Regione che non è mai arrivata, una riunione fissata dai liquidatori con il Sii per giovedì scorso, poi rinviata a domani e che purtroppo oramai non servirà più a nulla”.
Filctem, Femca e Uiltec annunciano quindi che domani, dalle ore 10 in poi, saranno a Perugia e chiederanno alla Giunta la ricollocazione dei lavoratori. A giugno è prevista l’udienza per l’esame dello stato passivo dell’ente.
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