Sospiro di sollievo per alcuni creditori in attesa di soldi da palazzo Spada. Infatti, la Cassa depositi e prestiti ha erogato al Comune di Terni la seconda tranche dell’anticipazione relativa al decreto Sblocca crediti. A seguito della richiesta del Comune, la Cassa aveva accordato una anticipazione complessiva di 18.750.000 euro, con la prima tranche di 9.375.000 erogata lo scorso 5 giugno e il Comune che ha gestito i pagamenti in poche settimane.
Libero Paci. La seconda tranche, per ulteriori 9.375.000 euro, è stata incassata dal Comune il 6 novembre mentre i relativi pagamenti ai fornitori sono iniziati il 12 novembre per concludersi entro il 6 dicembre. “In questo modo si è gestito – dichiara il vicesindaco Libero Paci – in meno di un mese una notevole ulteriore parte del pregresso ancora non evaso. Questa ulteriore erogazione di risorse si colloca in un più complessivo ed importante sforzo messo in atto dall’amministrazione comunale per corrispondere alle legittime attese di fornitori e imprese, dopo che gli uffici della ragioneria hanno gestito la prima tranche con una particolare efficienza che il ministero del Tesoro ha voluto segnalare a livello nazionale”.
Principali pagamenti. Fino ad ora risultano in pagamento 6.479.010,58 euro. A ricevere i maggiori pagamenti la cooperativa Actl (saldate fatture per importi di circa un milione e 200 mila euro), la All Foods srl (poco meno di 800 mila euro), la cooperativa Consorzio nazionale servizi (oltre 700 mila euro), Siram spa (circa 570 mila euro), Flora Napoli srl (poco meno di 200 mila euro), la cooperativa sociale Cultura e lavoro (poco meno di 200 mila euro), la cooperativa sociale Oasi sport libertas (poco meno di 200 mila euro), la cooperativa Ultraservizi (quasi 150 mila euro), Axitea spa (quasi 140 mila euro) e la cooperativa sociale Gea (oltre 100 mila euro).
Pericolo manovra assestamento. Nel corso del 2012 il Comune spiega di aver effettuato pagamenti per un importo totale di oltre 110 milioni di euro. Nel corso del 2013 i mandati di pagamento già emessi ammontano a circa 105 milioni a cui si aggiungeranno i pagamenti in corso riferiti allo Sblocca crediti ed ulteriori pagamenti correnti, “andando oltre i significativi importi corrisposti nel 2012. Prosegue nel contempo il non semplice lavoro di predisposizione della manovra di assestamento che verrà esaminata a breve dalla Giunta per poi essere sottoposta all’approvazione del Consiglio”.
La manovra di assestamento è riferita al bilancio di previsione 2013 approvato a fine settembre con molti comuni che non dispongono ad oggi dei preventivi, il cui termine di approvazione è stato prorogato addirittura al 30 novembre. Il preventivo del Comune di Terni, viene spiegato, è stato costruito sulla base di dati essenziali non certi, relativi al gettito Imu e ai trasferimenti erariali. Permangono ad oggi incertezze per quanto riguarda l’Imu, con particolare riferimento alla seconda rata dell’abitazione principale, mentre nei giorni scorsi sono stati ufficializzati i dati dei trasferimenti statali che evidenziano un ulteriore taglio per il Comune di Terni di circa 3 milioni di euro da gestire praticamente a fine esercizio. Questa manovra potrebbe quindi nascondere brutte sorprese per i cittadini: tagli ai servizi o aumenti di tasse, imposte e tariffe. Palazzo Spada fa sapere che interverrà “sul versante di alcune entrate, ma fondamentalmente sulla riduzione ulteriore della spesa; intervento impegnativo che darà luogo a situazioni di difficoltà, ma praticabile grazie ad una linea di prudenziale contenimento degli impegni di spesa”.
“Con la conclusione entro il 6 dicembre dell’operazione Sblocca crediti – conclude Paci – ripristiniamo dopo molti anni, nonostante il permanere di qualche situazione di criticità, un quadro di tendenziale normalità nei pagamenti del Comune verso imprese e fornitori. In una situazione di straordinarie difficoltà finanziarie per i comuni e di crescente rigidità del patto di stabilità, abbiamo compiuto, uno sforzo eccezionale immettendo nel sistema economico locale liquidità per circa 250 milioni di euro”.