La notizia della sempre più vicina riaccensione del secondo inceneritore di Terni viene accolta con grandissima contrarietà da parte del Movimento 5 Stelle che annuncia un’opposizione totale ed eclatante. I pentastellati chiedono inoltre l’intervento della magistratura.
Il comunicato congiunto di Andrea Liberati, consigliere regionale M5S Umbria, e del gruppo consiliare M5S Terni (Federico Pasculli, Angelica Trenta, Valentina Pococacio, Thomas De Luca, Patrizia Braghiroli):
“Il Movimento 5 Stelle di Terni annuncia totale opposizione all’annunciato riavvio dell’inceneritore ex Printer. Adesso basta!
Terni è già un caso nazionale di certificata emergenza ambientale e sanitaria. Tale emergenza impone l’avvio immediato e non più rinviabile di un piano nazionale di riqualificazione territoriale anche attraverso il riconoscimento dell’Area di crisi complessa: invece i ternani mangiano tuttora alimenti contaminati; l’aria e i suoli sono inquinati da metalli pesanti; le acque contaminate da trielina e altri elementi.
Ancora non è sufficiente per dire ‘stop’ a impianti inutili e fortemente speculativi come gli inceneritori, attrattori delle mafie del rifiuto?
La Regione dell’Umbria viceversa si pronuncia ancora una volta per la riattivazione di questo schifo di impianti, dopo esser stata assente per ben quattro anni alle Conferenze di servizi indette dalla Provincia su questi temi. Terni è di casa in Umbria scriveva la presidentessa Marini nei suoi manifesti elettorali. Provincia e Comune di Terni che, ognuno per le sue competenze, continuano parimenti ad assecondare l’interesse di pochissimi, consentendo di fatto l’ulteriore avvelenamento di centinaia di migliaia di cittadini: chiediamo l’urgente intervento della Magistratura per fermare questo attacco indegno alla vita e ai beni comuni. Non vi permetteremo più di attaccare così spudoratamente la nostra salute e quella dei nostri figli.
Il Movimento 5 Stelle, coi propri eletti e attivisti, comunicherà nei prossimi giorni un calendario di iniziative eclatanti in difesa della salute collettiva, pronti a dare battaglia insieme a coloro che da sempre si oppongono all’arroganza di chi antepone il profitto al benessere della comunità”.