Terni, parcheggio disabili Delli Guanti, interrogazione di Melasecche: ”Chieda scusa e si dimetta”

Ieri mattina è stato visto parcheggiare davanti a palazzo Spada sulle strisce gialle utilizzando un permesso per disabili. Ora si accende la polemica sul segretario comunale del Pd di Terni Andrea Delli Guanti. Il consigliere comunale di I love Terni, Enrico Melasecche, ha presentato un’interrogazione e un atto di indirizzo sulla vicenda e chiede allo stesso segretario del Pd di chiedere scusa e dimettersi.

Ad assistere alla scena incriminata è stato il consigliere di Confimpresa, Francesco Bartoli, che ha anche scattato delle foto all’auto di Delli Guanti. Il segretario del Pd ha affermato di aver usato il permesso disabili per accompagnare una signora effettivamente disabile ma non ha voluto dire in quale studio medico abbia accompagnato la donna. Bartoli ha ribattuto affermando di averlo visto arrivare da solo in automobile.

Questo l’intervento del consigliere comunale Enrico Melasecche:

La vicenda, invero molto triste, di cui discute la città in merito al comportamento tenuto dal giovin signore Delli Guanti, Segretario del PD, se non fosse cosa seria per ciò che è accaduto ma soprattutto per le risposte date e quelle non date, assumerebbe i toni della commedia dell’arte, aggiornata al livello culturale e di sensibilità politica di alcuni rappresentanti apicali della classe dirigente locale.

Non discuto del fatto che uno strettissimo congiunto di Delli Guanti possa avere una disabilità di tale livello da impedirne la deambulazione (me ne dispiacerebbe ma comunque non sembra riguardi la sua atletica persona), non metto in dubbio il fatto che lui, affettuosamente, possa accompagnare il parente da un medico o in altra incombenza della vita utilizzando i parcheggi strettamente riservati a chi ne ha effettivamente bisogno, ma l’aspetto che Delli Guanti non sembra minimamente percepire, ed il problema è evidentemente culturale, è la neanche molto sottile prepotenza con cui ritiene di poter fare ciò che gli aggrada, di non dover rispondere ad un giornalista che gli pone la stessa domanda che gli avrebbe posto un qualsiasi altro cittadino, addirittura sfidando con il suo modo di fare la pubblica sensibilità, da odierno Marchese del Grillo: “io so io tu non sei un c….o!”, stando fermo sui suoi passi, senza dare un minimo di spiegazione, più che doverosa per un uomo pubblico, senza neanche adombrare un dubbio o una spiegazione, ritenendo che a lui sia consentito tutto, anzi, sfidando chi riporta fatti che appaiono non commendevoli, con minacce, larvate ma non tanto (non è nuovo a questi atteggiamenti!), nel caso in cui il cittadino osi denunciare ciò cui ha assistito. Lui parcheggia dove vuole e per tutto il tempo che vuole, se ne va da Pazzaglia, torna a Palazzo Spada dove sale per partecipare a riunioni politiche, senza minimamente far posto in quel parcheggio a decine di disabili che nel frattempo sono passati ma sono stati costretti ad andarsene lontano. Comportamenti questi che nulla, proprio nulla, hanno a che vedere con lo spirito, prima ancora che con le regole, grazie a cui la legge favorisce chi ha bisogno di protezione per svolgere le funzioni elementari della vita.

Terni ha mille problemi da affrontare, drammatici in questo momento, ha bisogno di una classe politica credibile che dimostri coraggio ma anche altruismo, coerenza e rigore personale. La nostra è una comunità generosa la cui sensibilità è ben superiore a quella coriacea di giovanotti che non sembrano tagliati nel rappresentare lavoratori e lavoratrici in difficoltà, disoccupati, migliaia e migliaia di giovani senza lavoro.

Una apposita interrogazione presento questa mattina unitamente ad un atto di indirizzo affinchè chi di dovere spieghi da quale parte stanno le Istituzioni ma anche quali accertamenti sono stati fatti e quali provvedimenti, se del caso, si intendono prendere per il fatto riportato e per tutti quelli analoghi. Se la sensibilità civica non alberga in tutti i concittadini non è possibile che l’Amministrazione comunale consenta comportamenti ed atteggiamenti che danneggiano chi ha veramente bisogno di quegli spazi in modo che l’utilizzo sia rigorosamente consentito solo e soltanto a chi ne ha veramente bisogno. Non possiamo accettare alcuna tolleranza nei confronti di chi dovrebbe con il proprio comportamento essere di esempio per tutti.

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