La Provincia di Terni rende noto che, con l’avvicinarsi della stagione invernale, come negli scorsi anni ha attivato il presidio territoriale idraulico, di concerto con i consorzi di bonifica per definire gli ambiti di competenza dei corsi d’acqua a rischio di esondazione. Si tratta di un servizio di monitoraggio e controllo dei fiumi e corsi d’acqua maggiormente interessati dal fenomeno delle piene e delle esondazioni.
Le attività sono assicurate dal servizio Cave, difesa del suolo e protezione civile in sinergia con la polizia provinciale e in collaborazione con il Corpo forestale dello stato e le associazioni di volontariato. Il presidio territoriale idraulico è stato il tema trattato in un recente servizio all’interno del programma di Rai 3 Geo&Geo durante il quale è stato portato ad esempio il modello regionale umbro e l’esperienza della Provincia di Terni.
I principali fiumi tenuti sotto stretta osservazione sono il Nera, il Tevere e il Paglia. Per quanto riguarda il Nera nella mappa della Provincia di Terni ricadono anche altri corsi d’acqua e fossi, in particolare i fossi di Rosciano, Castiglione e Ancaiano in Valnerina, il torrente di Stroncone, il fosso Tarquinio, il fosso Rivo, il fosso Tarquinio, il fosso Lagarello, il torrente Aia, i fossi nell’area di Collescipoli e i fossi di Fiacchignano e Calamone e il torrente Caldaro.
Del Tevere viene monitorata tutta l’asta fluviale che attraversa il territorio provinciale grazie anche ad un sistema di stazioni idrometriche gestite dalla Regione Umbria. Nell’orvietano controlli costanti vengono seguiti sul fiume Paglia e sul torrente Chiani, oltre che su numerosi affluenti tra cui i fossi Carcaione, Albergo La Nona, Romealla, Abbadia e Fossalto.
Per svolgere al meglio le operazioni di presidio territoriale idraulico, la Provincia di Terni fa sapere di aver attivato un sistema di pronta reperibilità per le attività di controllo diretto sulle aste fluviali. Grazie ad un accordo stipulato tra le parti, l’amministrazione si avvale anche del supporto della Forestale che in caso di condizioni di criticità ordinaria, moderata o elevata comunica alla Provincia eventuali interventi ritenuti necessari a rimuovere situazioni di criticità e potenziale pericolo.