E’ rientrata la decisione del Governo di inviare 2 mila profughi albanesi a Terni e Narni. Decisione a cui si erano opposte da subito anche le istituzioni locali e che è stata ritirata dopo un incontro con il ministro dell’immigrazione. Lo hanno reso noto il sindaco di Terni, Mario Todini l’assessore regionale, Giampaolo Fatale, i parlamentari Alberto Provantini e Filippo Micheli, il presidente della Provincia di Terni, Luciano Costantini, e l’assessore comunale Gino Valsecchi.
Il sindaco ha parlato di “felice esito” dell’incontro con il ministro che ha scongiurato l’arrivo di circa 2 mila profughi che sarebbero finiti in “sistemazioni da campo di concentramento”.
Oggi il vescovo di Terni, monsignor Franco Gualdrini, è intervenuto sulla vicenda nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla Caritas Diocesana. Ha detto tra l’altro il vescovo: “Il piano di convogliare a Terni 2.000 profughi albanesi non poteva essere accettato perché queste persone si sarebbero trovate in un vero e proprio campo di concentramento, ma alcune frasi ed alcune proteste formulate da più di una persona a Terni nei giorni scorsi avevano il sapore del razzismo. Come vescovo e come cristiano sono rimasto turbato da certe reazioni. Non intendo essere un giudice, ma sento il dovere di rivolgermi ai cristiani affinché siano disponibili per l’accoglienza e di rivolgermi alla pubblica amministrazione affinché si apra alla solidarietà ed a coloro che hanno bisogno e che bussano alla nostra porta”.