Terni, sicurezza, M5S: ”Fuori uso 19 telecamere su 25”. Cecconi: ”Le misure urgenti da adottare”
Il gruppo consiliare del M5S ha presentato in merito un’interrogazione “al fine di chiedere spiegazioni all’assessore e denunciare questa grave mancanza”. Prosegue M5S: “Il 76% delle telecamere non è funzionante, il resto è oscurato. Pro o contro ‘Grande Fratello’, la videosorveglianza a Terni non esiste è un dato di fatto. Un ulteriore prova e conferma che cozza con le dichiarazioni del sottosegretario Bocci e un ulteriore conferma sul fatto che le sue dimissioni sono un atto dovuto”.
CECCONI Sempre nel corso del Consiglio comunale dedicato al tema della sicurezza, il consigliere di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi, ha richiesto l’adozione di misure urgenti. Nel suo intervento Cecconi ha sostenuto che “il quadro di contesto in cui si ineriscono alcuni aspetti del problema-sicurezza (e cioè quelli legati al fenomeno dell’immigrazione) è un quadro caratterizzato da una legislazione nazionale attualmente assurda e inadeguata. Al netto delle problematiche di contesto legislativo, esiste comunque una dimensione tutta ternana del problema, alla quale possono e devono essere fornite risposte a livello locale. Questa evidenza è stata negata, dalla maggioranza che governa la città, fino a pochi giorni fa: quando, proprio in quest’aula, si è sostenuto che gli strumenti già a disposizione per garantire la sicurezza fossero sufficienti e si è fatto di tutto pur di non discutere della nostra richiesta di alzare la soglia di attenzione, improntare nuovi strumenti, incrementare il coordinamento tra le forze dell’ordine, aumentare la vigilanza e la prevenzione, ottimizzare mezzi e risorse”.
Ha proseguito Cecconi: “In quegli stessi giorni, l’evidenza delle crescenti criticità ternane è stata negata persino da autorevoli esponenti umbri del governo nazionale, nella persona del sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci: le cui affermazioni sono state peraltro espressamente contraddette (oltre che dalla realtà dei fatti) dal presidente nazionale del Sindacato di Polizia (CONSAP) Stefano Spagnoli, anche lui umbro. Il quadro preoccupante tracciato da Spagnoli, che ha definito il barbaro omicidio di piazza dell’Olmo ‘tutt’altro che un fulmine a ciel sereno’, ci descrive fra le altre cose un flusso considerevole di stranieri a Terni, ‘molti dei quali (è la Polizia che lo dice!) non sono stati identificati'”.
“A fronte del reiterato negazionismo delle Istituzioni – ha detto ancora l’esponente di FdI – l’escalation del problema era stato inutilmente segnalato da mesi e mesi (oltre che dai numeri di classifiche e di monitoraggi, volutamente ignorati o contraddetti), da tutte le forze vive della città, dai residenti ai commercianti. A questo coro ora si aggiunge la significativa voce dei giovani ternani (che, a fronte della barbara uccisione del loro coetaneo, denunciano come la città ormai da tempo sia alla deriva); la voce di comitati civici di zona o di quartiere; la voce di associazioni e di singoli; ma anche una voce più che autorevole come quella del Vescovo: che chiede di “adoperarsi con responsabilità per rendere la città più vivibile”.
“Lo stesso sindaco di Terni, nell’annunciare una sua missiva al premier Renzi, ci ha fatto sapere di voler chiedere al presidente del Consiglio anche di dotare ‘le forze dell’ordine di più mezzi e strumenti’. A fronte di tale richiesta delle ultime ore, da anni il Comune di Terni non investe più un euro in sicurezza e il Corpo della Polizia Municipale continua a versare in condizioni da terzo mondo”.
Ha continuato Cecconi: “Proprio le carenze di organico e di mezzi, a disposizione dei vigili urbani, erano state oggetto oltre sei mesi fa di una nostra denuncia in questa sede, nella quale evidenziavamo alcuni problemi specifici (che andavano dall’assenza di radiomobili a bordo delle auto di servizio, ai gravi problemi di manutenzione di tali auto) e, inoltre, evidenziavamo espressamente la necessità di programmare un presidio notturno efficace e quindi ininterrotto. Negando tali evidenze, l’Assessore competente (è tutto agli atti e basterà riascoltare la registrazione della diretta streaming) è arrivata a sostenere che tali carenze erano, in pratica, frutto della nostra fantasia”.
A fronte della situazione così descritta, Cecconi propone l’adozione di 7 misure urgenti:
“1) informare subito i consiglieri comunali (fornendogliene anche copia) dell’esatto contenuto del cosiddetto ‘Patto per la sicurezza’ sottoscritto nelle settimane scorse in Prefettura;
2) relazionare in tempi brevissimi il consiglio comunale sui ‘centri di accoglienza’ per gli immigrati allestiti nel nostro territorio (la logistica, i numeri, l’identità degli ospiti, le criticità rilevate);
3) disporre l’immediato ripristino delle telecamere di videosorveglianza esistenti, della metà delle quali gli agenti della Polizia Municipale denunciano il malfunzionamento;
4) predisporre in tempi brevissimi un progetto di ampliamento della rete di videosorveglianza, anche a valere su fondi speciali riservati proprio a questi scopi;
5) predisporre e presentare al consiglio comunale, entro il termine di 15 giorni, un piano di implementazione e adeguamento delle dotazioni di mezzi a disposizione dei Vigili Urbani (ivi comprese le procedure di gara per l’acquisto di nuove autovetture), per i quali venga prevista anche la disponibilità di sfollagente, giubbini antitaglio, radiomobili e cellulari di servizio e, insomma, di dispositivi anti-aggressione e strumenti di comunicazione efficienti, oltre a corsi di autodifesa, esercitazioni costanti di tiro ed ogni altra forma di aggiornamento e riqualificazione professionale adatta all’emergenza in cui ci troviamo;
6) definire, entro lo stesso termine di cui sopra, anche una riorganizzazione complessiva del servizio di Polizia Municipale, che riveda le turnazioni; la ripartizione degli incarichi tra personale impegnato su strada e non; l’assegnazione degli incarichi di responsabilità così come da concorsi espletati e relative graduatorie;
7) prevedere, in sede di bilancio-2015, di destinare una quota dei proventi delle cosiddette ‘multe’ al rilancio del Corpo della Polizia Municiplae e, dall’altro, la reinternalizzazione della gestione dei verbali: in modo, così, di recuperare risorse da destinare all’indispensabile incremento dell’organico dei Vigili Urbani; ad una loro più adeguata presenza sul territorio; una più estesa turnazione notturna ed una totale ripresa in carico – come chiede la Polizia di Stato – delle incombenze connesse alla rilevazione degli incidenti stradali, cosicché la Polizia di Stato possa più efficacemente riservare il proprio impegno al contrasto della criminalità”.