Terni, sindaco Di Girolamo scrive a ministro Difesa: ”Mantenga impegni su Pmal”

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Roberta PinottiIl sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ha inviato una lettera al neo-ministro della Difesa Roberta Pinotti in cui chiede il mantenimento degli impegni nei confronti del Polo di mantenimento delle armi leggere che la stessa Pinotti aveva preso in occasione di una visita proprio all’ex Fabbrica d’armi di viale Brin (qui l’articolo).

Nella lettera Di Girolamo, oltre a formulare gli auguri per il prestigioso incarico di governo, ricorda proprio quella visita gli impegni ben precisi dell’allora sottosegretario alla Difesa Pinotti circa lo sblocco delle assunzioni e le prospettive future del Pmal. Il sindaco fa inoltre riferimento all’ordine del giorno approvato da Camera e Senato, con parere favorevole del Governo, riguardante la deroga nel blocco del turnover per il personale civile del Pmal.

“Quello che mi sento di segnalare – scrive Leopoldo Di Girolamo – è l’urgenza con la quale riteniamo necessario agire per la salvaguardia di un patrimonio tecnico e industriale che vede la nostra realtà tra le più importanti del settore, in quanto Centro nazionale di mantenimento delle armi delle Forze armate”. Il sindaco parla di “rallentamenti, legati al cambio di governo, nell’attuazione della volontà già espressa. Tuttavia – scrive rivolgendosi al ministro – il suo incarico ci conforta ulteriormente, per far sì che quegli obiettivi possano essere raggiunti al più presto, sia in termini di risorse umane da formare, assorbire e promuovere nel ciclo aziendale che di valorizzazione del patrimonio custodito all’interno del Pmal di Terni”.

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  • Michael Sbrenna

    Ma il famoso museo delle armi leggere tanto millantato da anni e anni che fine ha fatto? Rimarrà ancora una delle tante leggende metropolitane di Terni? Come si fa a parlare di salvaguardia del Pmal se non si ha nemmeno rispetto per i tesori custoditi al suo interno? Attirare un po’ di gente, posti di lavoro, visibilità e rispetto realizzando un museo degno di tale nome ci fa ribrezzo come al solito, eh? Anche con le acciaierie ci riempiamo tanto la bocca con la loro importanza e la loro storia, ma a nessuno è venuto in mente di realizzare un museo con visite guidate per crearne il mito come si è fatto in molti altri poli industriali!