Lo scorso sabato pomeriggio a Terni, in piazza Solferino, era in programma un comizio del Movimento 5 Stelle: all’incontro erano presenti i candidati al parlamento e il presidente del Consiglio del Comune di Parma (amministrato dal M5S), Marco Vagnozzi (originario di Terni). Poco dopo l’inizio, uno squilibrato, in stato confusionale, è salito sul palco messo a disposizione del Comune di Terni per la campagna elettorale, ed ha impedito che il comizio potesse proseguire. In un comunicato i grillini spiegano di aver contattato polizia, carabinieri e municipale senza ottenere alcun intervento, se non tardivo e ormai inutile. In particolare un vigile urbano, dopo aver tentato vanamente di allontanare lo squilibrato, si sarebbe dileguato.
Il M5S ternano racconta nel comunicato: “Il comizio ha avuto inizio intorno alle 18.10 alla presenza di un nutrito gruppo di uditori. Era presente una volante della Polizia di Stato che è però andata via appena dopo l’inizio del comizio stesso. Per circa una mezz’ora non ci sono stati problemi. A partire invece dalle ore 18.45 una persona in evidente stato confusionale ha iniziato a disturbare il pubblico con versi, urla e agitando una bottiglia di vetro in mano, per poi salire sullo stesso palco nel quale il presidente del Consiglio Vagnozzi stava effettuando un’intervista con i simpatizzanti del Movimento, interrompendola”.
“Dopo una serie di pacifici tentativi da parte dei cittadini fra il pubblico volti ad allontanare il disturbatore – continua il racconto – alcuni fra gli organizzatori dell’evento sono andati alla ricerca di un vigile urbano poi trovato nelle vicinanze di Palazzo Spada. Il vigile urbano chiamato, vista la grave situazione e non riuscendo ad allontanare il disturbatore né dal palco né dalle persone del pubblico (erano presenti anche molti bambini) ha iniziato a contattare tramite radio i suoi colleghi. Purtroppo non è intervenuto nessuno e, nonostante gli organizzatori avessero chiesto cortesemente al solo vigile urbano presente di rimanere, egli si è invece dileguato (verso le 19.20) lasciando la folla, i candidati e il presidente del Consiglio comunale di Parma in balia degli atti di disturbo che per almeno altri 45 minuti si sono succeduti nella piazza e sul palco. Queste scene sono state catturate dagli obiettivi di diverse telecamere”.
Il comunicato prosegue: “Si sono susseguite dunque varie chiamate effettuate sia dai cittadini tra il pubblico che da parte degli organizzatori dell’evento: un ragazzo ha chiamato alle 18.49 il 113 chiedendo un intervento immediato in quanto il comizio era continuamente interrotto dal disturbatore; l’operatore del 113 ha richiamato suddetto cittadino alle ore 19.00 per informarsi sull’evolversi della situazione: gli è stato risposto che non era sotto controllo in quanto presente un solo vigile, per questo si richiedeva l’intervento di una volante. Un altro tra lo staff del Movimento 5 Stelle ha effettuato ripetute chiamate al 133 (chiedendo di passargli la Digos) a partire dalle ore 18.53 (poi 18.54, 19.06, 19.07) che aveva assicurato al signore il suo immediato intervento che però non è giunto. Altri vari cittadini si sono attivati chiamando il 113 fino alle 19.28. L’intenzione dei presenti era anche quella di attivare le forze dell’ordine affinché fosse salvaguardata l’incolumità dello stesso ‘disturbatore’ che più volte ha rischiato di cadere dal palco e rispondeva con comportamenti violenti ai tentativi di aiuto”.
“Il comizio è dunque terminato in anticipo data l’impossibilità di continuare l’esercizio di un diritto politico dei candidati e degli ospiti vista la grave situazione che non accennava a migliorare. Il Movimento 5 Stelle e i cittadini presenti indignati – continua il comunicato – non hanno dunque compreso quali fra le forze dell’ordine (vigili urbani, polizia, carabinieri o digos) sarebbero dovute intervenire. Alla luce dei fatti sanno solo che il comizio non è stato presenziato da tali forze (se non da un vigile che ha abbandonato la piazza in balia del disturbatore) e che di conseguenza l’incolumità dei presenti e degli stessi candidati non è stata garantita malgrado le molte segnalazioni telefoniche ricevute dal dal 113; inoltre non è stata garantita la possibilità in campagna elettorale di esercitare il diritto di propaganda e diffusione delle idee del Movimento stesso. Soltanto alle ore 19.40, quando il comizio era già terminato, è sopraggiunta sul luogo una volante della Polizia municipale seguiti dai carabinieri giunti invece alle ore 20.10 circa. Ci chiediamo se, ad un comizio promosso da un’altra forza politica, tutto questo sarebbe potuto accadere”.