Terni, targa via vittime delle foibe imbrattata: Casapound e Girlanda condannano il gesto
“E’ con grande sorpresa che abbiamo notato come degli ignoti abbiano imbrattato con della vernice bianca la targa della via dei ‘Martiri delle Foibe’, vicina alla rotonda di Via Guglielmi” dichiara Bonomi. “Dopo sette mesi dall’inaugurazione della via avvenuta in presenza di membri del consiglio comunale, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni degli esuli istriani, e nonostante siano passati 68 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, le spinte revisioniste dei soliti noti continuano a seminare bugie ed odio su una tragedia di una popolazione inerme che pagò per il solo fatto di essere italiana”.
“Inoltre – aggiunge il responsabile di Casapound – in un momento così grave per la nazione, sia dal punto di vista sociale che economico, è sconcertante notare che qualcuno pensi di risolvere tali problemi deturpando una via cittadina dedicata ad un evento storico a loro non particolarmente gradito; vogliamo quindi far rendere conto l’amministrazione comunale che distribuire aiuti economici senza controllo di merito ad associazioni che fanno dell’odio politico e dello sterile antifascismo la loro battaglia di vita, è controproducente ed anche di scarsa utilità sociale. In occasione di questo atto di teppismo, regolarmente denunciato – conclude Bonomi – vogliamo rinnovare l’invito al Comune di Terni affinché si accelerino le pratiche per la realizzazione del monumento ai Martiri delle Foibe, per ribadire il fatto che garantire la pluralità di opinioni è una missione di civiltà”.
Sulla vicenda si è espresso anche il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti del Governo, Rocco Girlanda, condannando fermamente il gesto e augurandosi che il Comune provveda immediatamente: “E’ davvero triste constatare come a Terni da diversi giorni sia rimasta deturpata la segnaletica viaria di Via Vittime delle Foibe, a cui è stata cancellata deliberatamente da ignoti ‘coraggiosi’ imbrattatori la parola ‘vittime’ a cui, personalmente, sin dall’intitolazione, avrei preferito la più appropriata definizione di martiri; mi auguro che gli uffici del Comune intervengano quanto prima per sostituire la segnaletica. Non si può permettere a nessuno di deturpare un simbolo che si riferisce ad una delle ferite più recenti della storia contemporanea del nostro Paese a cui, solo pochi mesi fa, anche la città di Terni ha finalmente dedicato una via ed un monumento, grazie anche all’impegno di diverse realtà associative e movimentistiche del territorio”.
Un episodio analogo era accaduto lo scorso febbraio a Narni, nel “Giorno del Ricordo”, quando fu data alle fiamme la corona per commemorare le vittime (qui l’articolo).