Lo scorso giovedì a Terni è stata intitolata una via alle vittime della strage delle foibe. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti l’assessore alla Toponomastica Marco Malatesta, alcuni rappresentanti politici e istituzionali e una delegazione dell’Anpi provinciale di Terni.
Particolarmente soddisfatta dell’intitolazione il movimento neofascista CasaPound i cui militanti, lo scorso 10 febbraio in occasione della giornata del ricordo, avevano dato vita ad un corteo al cui termine avevano affisso sul nome di una via, un adesivo con la scritta “via martiri delle foibe”. Una manifestazione da cui era nata qualche polemica.
Il responsabile ternano di CasaPound, Piergiorgio Bonomi, in una nota afferma: “Finalmente anche Terni ricorda una pagina dolorosa della storia italiana, finalmente anche a Terni si abbatte quel muro di silenzio e menzogne eretto da chi pensava di raccontare una storia a senso unico. Ora – aggiunge Bonomi – si andrà avanti con il progetto del monumento ai martiri delle Foibe, che verrà piazzato nei giardini a ridosso della via stessa. Finalmente, non dovremo più attaccare posticci di carta per le celebrazioni della giornata della Memoria, perché tutta la città ha un luogo riconosciuto istituzionalmente dove poter ricordare questa immane tragedia”.
L’Anpi provinciale di Terni, attraverso una nota esprime una “netta e ferma condanna degli ispiratori, dei mandanti e degli esecutori dei delitti ed onora tutte le vittime delle foibe istriane”, ma ricorda anche la deportazione e l’uccisione delle popolazioni slave: “Con altrettanta fermezza e determinazione – dichiara il vicepresidente Fulvio Pellegrini – l’Anpi provinciale di Terni condanna il fascismo e il nazismo che hanno scatenato la seconda guerra mondiale occupando, deportando e trucidando le libere popolazioni slave. Essi furono la causa di terribili ed ingiustificabili odi e vendette. Si sottolinea, inoltre – conclude la nota dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia – che, in occasione delle cerimonie dei combattenti della Guerra di Liberazione, i rappresentanti del centrodestra risultano sempre assenti denotando una scarsa, se non nulla, adesione agli ideali della Repubblica e della Costituzione”.