Oggi pomeriggio il Consiglio comunale sarà chiamato a votare la messa in liquidazione della società municipalizzata del Comune di Terni Usi (Umbria Servizi Innovativi) che conta 44 dipendenti. A poche ore dalla seduta decisiva, il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle fa sapere di aver ricevuto solo questa mattina i documenti contabili. E nel bilancio 2014 c’è un passivo di oltre 2,3 milioni di euro.
I pentastellati accusano di colpevole inazione il sindaco e la presidente della Regione Umbria – che avrebbero così contribuito ad aggravare la situazione – ed annunciano l’invio della documentazione all’Autorità nazionale anticorruzione e alla Corte dei Conti.
Il comunicato del gruppo consiliare del M5S:
“2.335.000 euro: questo il buco 2014 che unito a quello 2013 porta sottozero il patrimonio di Umbria Servizi Innovativi con obbligo di messa in liquidazione, salvo che non si arrivi al fallimento. La colpevole inazione degli amministratori potrebbe aver aggravato la situazione durante i primi 9 mesi dell’anno. Catiuscia Marini e Leopoldo Di Girolamo erano a conoscenza della documentazione relativa al bilancio 2014 di U.S.I. S.p.A. sin dal 14 luglio 2015, con la nota correlata da tutti gli allegati inviata dal Presidente Fabio Fogliano. Secondo l’art.2447 del Codice Civile gli amministratori avevano l’obbligo di indire l’assemblea, “senza indugio”, mentre hanno nascosto la situazione emersa dagli atti di cui sopra, sostenendo invece una liquidazione motivata da una improbabile necessità di razionalizzazione.
Tre sedute di commissione in cui l’assessore Piacenti D’Ubaldi ha cercato ad oltranza di trovare giustificazioni per impedire che i consiglieri comunali venissero a conoscenza di questa voragine patrimoniale e finanziaria, mentre la documentazione contabile relativa al 2014 richiesta a gran voce da tutte le opposizioni è stata fornita solo stamattina in commissione dopo numerosi solleciti. Nulla è stato fornito invece relativamente alla situazione del 2015.
Nei giorni scorsi l’assessore si è invece barcamenato sostenendo improbabili giustificazioni, invitando i consiglieri a “stare tranquilli”, essendo poi costretto ad ammettere l’esistenza di una bozza di bilancio 2014 ha continuato a negare che i consiglieri avessero diritto d’accesso agli stessi in quanto documenti “non definitivi”. L’Assessore ha avuto la presunzione di voler far passare la conclamazione di un progetto fallimentare per il trionfo di pratiche virtuose. La maggioranza non deve in ogni caso permettersi di usare i lavoratori dell’Usi per impedire che si faccia chiarezza, usandoli come ostaggi.
In caso di fallimento il Comune potrebbe essere costretto a pagare 5 milioni di euro mettendo a repentaglio la stabilità finanziaria stessa dell’ente.
Nei prossimi giorni il MoVimento Cinque Stelle invierà tutta la documentazione relativa al Bilancio 2014, gli atti relativi all’iter di Giunta, Commissione e di Consiglio alla proposta di delibera n°303 del 23 settembre 2015, alle Autorità di controllo preposte, ovvero l’Autorità nazionale anticorruzione e la Corte dei Conti”.