A partire dalla giornata di ieri alcuni impianti dell’area a freddo saranno fermi per otto giorni. Lo ha stabilito la ThyssenKrupp di Terni per permettere lo scarico produttivo. A renderlo noto sono i coordinatori delle rappresentanze sindacali unitarie, a seguito di un incontro tenutosi con l’amministratore delegato Harald Espenhanh, che giudicano la decisione “incomprensibile nei modi e nei tempi”.
Solamente nella giornata di venerdì, i rappresentanti dei lavoratori, sono venuti a conoscenza della fermata ma, pur riconoscendo le difficoltà produttive legate alla crisi, non pensano che questo blocco sia opportuno perché ritengono fondamentale ripartire “da un serio coinvolgimento e una tempestiva informazione al fine di evitare che situazioni come queste continuino in futuro”.
Nel corso dell’incontro con l’ad – si legge in una nota – “è stato confermato il giudizio positivo sul progetto di vendita al gruppo Outokumpu”, mentre sul versante delle relazioni “si è detto di coinvolgere in modo più attivo la rappresentanza dei lavoratori alle scelte aziendali, al fine di garantire una vera partecipazione dei lavoratori”.
